La Maserati Kyalami è una delle prime auto nate dall’acquisizione della Casa del Tridente da parte di Alejandro De Tomaso. Infatti, poco tempo prima (1974) la Maserati era stata ceduta dalla proprietà Citroen, in evidente crisi.
De Tomaso aveva quindi la necessità di introdurre in fretta nuovi modelli, pur in presenza di una situazione finanziaria della stessa Maserati, non proprio florida all’epoca. Per dare un’erede al’ormai datata Maserati Mexico, coupè sportivo a 4 posti con motore anteriore, il problema non erano certo i motori, in quanto la Maserati disponeva dell’ottimo V8 bialbero di 4.2 litri, lo stesso montato anche sulla nuova Quattroporte III disegnata da Giugiaro.
Avendo puntato molto, con un costoso nuovo progetto, sulla nuova Quattroporte III, De Tomaso, per il tradizionale coupè gran turismo a 4 posti, decise così di abbreviare i tempi e minimizzare i costi, utilizzando il telaio ed in parte anche la carrozzeria della De Tomaso Longchamp (1972), rivedendo completamente gli interni e diversi particolari dell’esterno, ma ovviamente montando il V8 Maserati al posto del V8 Ford che adottava la De Tomaso Longchamp.
Ne usci così un grosso coupè davvero comodo per 4 passeggeri, con la tradizionale esperienza di guida Maserati, assicurata soprattutto dall’ottimo V8 bialbero di 4.2 litri, poi maggiorato anche a 4.9 litri. Un’auto che potremmo anche definire di transizione, la Kyalami che però, dati anche i tempi (fu prodotta solo sino al 1983), non ebbe grandi numeri di produzione, ma che oggi, a distanza di quasi 50 anni dalla sua prima presentazione, proprio grazie anche alla sua relativa rarità, potrebbe invece presto risvegliare gli interessi dei collezionisti più attenti.
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