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Probabilmente in pochi ricordano la Cizeta Automobili di Modena, soprattutto tra le nuove generazioni.

In effetti si è trattato di un piccolissimo costruttore artigianale, la cui parabola è stata piuttosto breve, ma che comunque ha lasciato un segno indelebile in quello che è stato il mondo artigianale delle supercar della Terra di Motori.

Nasce verso la fine degli anni 80 del secolo scorso ad opera di Claudio Zampolli: un appassionato ed esperto ex collaudatore Lamborghini, poi trasformatosi in dealer negli USA per la Lamborghini ed anche per la Ferrari.

Grazie  questa sua esperienza acquisità sul campo, Zampolli comprese che in quel periodo, la seconda parte degli anni 80, dove le supercars stavano letteralmente “esplodendo” e dove l’economia fiorente aveva indotto il fenomeno del cosiddetto “edonismo”, per cui era non solo lecito, ma era anche desiderio dei più potersi mettere in mostra ed esibire, con auto sempre più straordinarie, per prestazioni, tecnica e design.

Ed ecco che allora Zampolli decise di andare oltre le Ferrari e le Lamborghini, famose per i loro 12 cilindri e per le loro linee mozzafiato. Quindi, prima di tutto, immaginò e poi effettivamente realizzò, nella sua piccola struttura a Modena, in Via Bazzini, dove sorgeva la sede della Cizeta, nientemeno che un motore a 16 cilindri!

Ovviamente, per valorizzare questa eccezionale meccanica, occorreva una supercar dalle linee altrettanto stupefacenti che, andassero oltre anche i canoni, già pur elevatissimi, di Ferrari e Lamborghini.

Si rivolse così al designer che all’epoca meglio incarnava questo concetto di supercar estrema, quasi “oltraggiosa”: Marcello Gandini.

Se in pochi conoscono la storia della Cizeta (di cui potete leggere diffusamente in altri articoli, sotto), ancora meno ovviamente ne conoscono gli aspetti nascosti del progetto, di cui in questo articolo sveliamo la parte relativa al design della carrozzeria.

Infatti, in quel periodo Gandini era impegnato anche con la Lamborghini, con il Progetto P132, che in seguito darà vita alla Lamborghini Diablo.

Il primo modello in scala 1:1 che Gandini realizzò per Claudio Zampolli, presentava una linea che in parte ricordava un’auto molto equilibrata come la Lamborghini Urraco, con alcune commistioni di altri suoi progetti (come la concept Bravo ed altre ancora). L’insieme non era male, ma non aveva soddisfatto Zampolli, che la considerava troppo “normale”, mentre lui voleva qualcosa di molto più innovativo e stupefacente, che andasse ben oltre …

Così, mentre la Lamborghini veniva acquistata nel frattempo dalla Chrysler, i cui designer iniziarono ad intervenire sul primo prototipo della P132 di Gandini, lui decise di prendere così larga ispirazione da quello stesso primo modello della P132, per tentare di soddisfare le pulsioni di “oltre” ed “extra” che animavano Zampolli.

Ovviamente, il modello fu adattato alla meccanica di Zampolli che, prevedeva il motore 16 cilindri in posizione posteriore trasversale (mentre il prototipo della Lamborghini P132 aveva il classico 12 cilindri in posizione posteriore ma longitudinale). Inoltre, la meccanica Cizeta prevedeva anche i due radiatori dell’acqua sui due fianchi, quasi a lato dell’ingombrante 16 cilindri trasversale. Chiaro che ne venne fuori un modello larghissimi, ai limiti del regolamento di omologazione per veicoli stradali, dove le enormi fiancate davanti alle ruote posteriori, ospitavano anche le grandi “boche” per le prese d’aria dei radiatori ma, per il resto, la silhouette generale era in tutto simile a quella del prototipo P132 Lamborghini, mai entrato in produzione perchè poi oggetto di una lunga e complicata trasformazione estetico-funzionale, che portò infine alla mnascita della Diablo come la conosciamo.

IN QUESTA VIDEO GALLERY, POSSIAMO VEDERE ENTRAMBI I MODELLI IN SCALA 1:1 DI MARCELLO GANDINI PER LA CIZETA, IN UN DOCUMENTO ESCLUSIVO.

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PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA CIZETA AUTOMOBILI, GUARDA ANCHE:

STORIE DELLA MOTOR VALLEY – NASCITA E FINE DELLA CIZETA AUTOMOBILI MODENA

CAP.4 – 1991/95: LA CIZETA MORODER DI CLAUDIO ZAMPOLLI

CAP.4.1 – 1991: LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DELLA CIZETA V16T A MODENA (settembre 1991)

CAP.4.3 – 1994: LA CIZETA V16T SPYDER, DENOMINATA INIZIALMENTE “CALIFORNIA” (POI DIVENUTA “FENICE”)