All’inizio del 1995, il giovane designer Fabrizio Ferrari, già autore del design e dell’intero progetto di carrozzeria per il prototipo TONI AUTO GT (Maranello – MO – 1993), si accordò con uno dei più importanti artigiani del restauro e della ricostruzione di auto storiche, nonché di esemplari unici e serie speciali limitate.
Stefano Allegretti, figlio di Mario Allegretti, cresciuto alla celebre Sport Cars di Piero Drogo (vedi) e poi uno dei soci fondatori della ABS, nata dalle ceneri della stessa Sport Cars, alla morte di Piero Drogo.
Stefano Allegretti, ha ereditato dal padre Mario la grande capacità di realizzare anche esemplari unici ed è nota ancora oggi la sua passione – e specializzazione – per la costruzione da zero di modelli in scala ridotta (generalmente circa 2/3 dell’originale) di famose auto del passato (come Ferrari 250 GTO, Testa Rossa, Mondial, 500 F2, ecc), modelli in scala ridotta, non solo per collezionisti, ma anche per bambini e perfettamente funzionanti.
Inoltre Stefano Allegretti, in quel tempo (e per molti anni a seguire), tra i suoi collaboratori, annoverava anche un certo Giancarlo Guerra, tra i più noti “Maestri” battilastra modenesi, ex Scaglietti, autore poi della prima linea di costruzione e montaggio carrozzeria della Lamborghini (all’epoca della prima Countach), quindi della Cizeta di Claudio Zampolli e di molte altre costruzuoni artigianali modenesi dell’epoca.
Quindi il Designer Fabrizio Ferrari ebbe così l’intuizione di immaginare un accessorio, la cui tradizione affonda le sue radici nel passato della stessa Ferrari, ma che all’epoca mancava per i isuoi ultimi modelli Spider: un hard top – smontabile a piacere – da applicare al posto della normale copertura in tela, per rendere – a scelta – le spider delle coupè a tutti gli effetti. Un accessorio molto utile ed interessante, soprattutto per la stagione invernale.
Inoltre, l’accessorio, che pure era proposto in due versioni, con l’uso di diverse componenti, ha il vantaggio di poter essere utilizzato, in entrambe le versioni, su ambedue i modelli, ossia la Ferrari 348 Spider, oppure l’ultima (all’epoca) Ferrari F355 Spider, in quanto la parte dove va installato, di fatto non presenta differenze sostanziali nei due modelli delle “Rosse” di Maranello.
Le due versioni di hard top, erano invece offerte a richiesta, con differenze di stile, in quanto la prima, incorpora il lunotto curvo originale delle coupè 348/F355, ben inserito nella struttura principale del tetto, realizzato in alluminio a mano, integrato da due pinne laterali, rendendo la Spider – con l’hard montato – in tutto e per tutto simile alle corrispondente versione coupè.
Mentre la seconda soluzione proposta dal designer Ferrari, propone un lunotto, sempre in vetro e con sbrinatore, ma assolutamente piatto e verticale; questo comporta che la parte di pinna posteriore, resta sempre corredata di una copertura trasparente in policarbonato antigraffio, sulla parte esterna, ma aperta internamente, dove è necessaria in questo caso una copertura triangolare di chiusura ai due lati del cofano motore, per sigillare il vano originale della capote in tela (chiuso all’interno della stessa pinna, nel caso della prima soluzione).
Infine, oltre alla possibilità di scelta tra le due soluzioni di design, questo speciali hard era anche completamente personalizzabile da parte del cliente finale, come colore, materiali interni dell’imperiale, ecc.
Del resto, per un artigiano specializzato come Stefano Allegretti, con in più la speciale consulenza di Giancarlo Guerra, in perfetta armonia con il designer Fabrizio Ferrari, tutto era possibile ed il cliente aveva la garanzia assoluta di un prodotto ad hoc, ogni volta perfettamente personalizzato ed adattato alla propria auto, secondo i propri gusti. Esattamente come ai tempi delle grandi fuoriserie del passato!
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