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Continuano le anticipazioni del nuovo annuario “MenuDeiMotori” numero 27.

Questa volta una “new entry” dell’articolo “ARTIGIANATO ARTISTICO”, parte della nuova generazione di restauratori e costruttori artigianali di carrozzeria.

Andrea Bisi, con la sua “ABAUTO Classiche” di Soliera (MO), azienda specializzata in restauri e ricostruzioni di carrozzeria, rappresenta oggi la nuova generazione dei mitici restauratori modenesi.
Figlio di un carrozziere e di una modellista, inizia sin da piccolo a respirare la giusta aria e soprattutto ad assorbire una particolare cultura.
Ma è dal 2012 che, terminati gli studi tecnici, inizia la sua vera formazione, direttamente sul campo, alla Bacchelli & Villa, ex AutoSport di Bastiglia (MO), una delle aziende storiche del restauro e della costruzione artigianale modenese.
Soprattutto, Andrea matura quasi 4 anni di apprendistato, al seguito di Afro Gibellini, uno dei “maestri” dell’artigianato modenese, dal quale assorbe tutta l’esperienza e la tecnica modenese del glorioso passato dei tempi di Scaglietti, Fantuzzi, ecc.
Quindi nel 2016, decide di mettersi in proprio, fondando appunto la “ABAUTO Classiche” a Soliera (MO), anche per mettersi alla prova, ma soprattutto per poter mettere in pratica le sue idee, maturate nel tempo, a riguardo della preziosa arte del restauro e della ricostruzione artigianale delle carrozzerie di auto pregiate.
Infatti, dopo aver appreso e messo in pratica le tecniche tipiche della zona, con la realizzazione del “filon” o “manichein”: una fitta intelaiautura di sottili fili di ferro, utilizzata nei restauri “alla modenese”, come riferimento o campione per la formatura e la composizione delle varie “pelli” della carrozzeria (pannelli battuti a mano o con l’aiuto della formatrice), Andrea Bisi, facendo già parte della generazione dei nati negli anni 90 del secolo scorso, ha presto intuito il valore aggiunto delle più recenti tecnologie, per semplificare, agevolare e rendere più preciso, veloce ed accurato, ogni singolo processo di ricostruzione (o costruzione ex novo), per qualsiasi carrozzeria.
Ed è per questo che Andrea, non solo ha introdotto nel processo, il “reverse engineering”, ovvero la scansione tridimensionale, con relativa realizzazione del modello matematico in 3D della carrozeria (o dei particolari), ma sfrutta anche questa tecnica in diversi modi, nei suoi restauri.
Da una parte, per realizzare stampi o modelli per la costruzione di singole parti o particolari e, in molti casi, anche attraverso le varie sezioni del modello matematico virtuale, per realizzare poi direttamente un “manichein” (manichino), costruito così in modo molto più veloce e con un grado di precisione superiore. Infine, Andrea utilizza lo stesso modello matematico, anche per stampare direttamente con la stampante 3D, nel caso di alcuni particolari come pomelli del cambio, bocchette, fregi, mascherine, ecc. attraverso un moderno processo di prototipazione rapida.
Inoltre, altra pratica comunemente adottata da Andrea Bisi (ma non certo comune tra i restauratori di un tempo), quella di documentare e catalogare tutto quanto, sin dall’inizio del processo, fotografando tutto regolarmente ed annotando il tutto in quello che poi alla fine diviene un vero faldone di informazioni preziose per ogni vettura. Un sistema simile a quanto adottato dai reparti restauro e certificazione delle case come Ferrari e Lamborghini ed anche dallo stesso Pagani, in questo caso anche per ogni vettura prodotta (nuova).
Ecco perché quella di Andrea Bisi è già la fase 3.0 dei restauri alla modenese, realizzati sempre in tutto e per tutto artigianalmente, ma con una velocità ed una precisione prima del tutto sconosciute.
Ovviamente, mediando sempre l’uso della scansione e del modello matematico, con quelle che erano le imperfezioni e, in molti casi, persino le asimmetrie, delle gloriose costruzioni artigianali dei vari Scaglietti, Fantuzzi, Piero Drogo, ecc.

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ABAUTO Classiche – Restauri e ricostruzioni di carrozzeria

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