Menu dei Motori 2002: primo meeting “Pianeta Modena”!
Con il settimo numero del tradizionale “Menu dei Motori”, ancora una serie di interessanti novità che, di fatto, già proiettavano il MdM in un futuro, sempre più a braccetto con Ruoteclassiche e l’Editoriale Domus (Quattroruote):
– prima di tutto l’annuario-book, definitivamente confermato nel nuovo formato (lo stesso di Ruoteclassiche), così come la rilegato in brossura (tipo libro, con una costa laterale).
Infatti, con il numero unico annuale del 2002, oltre ad un primo, corposo, aumento della foliazione, proseguiva la collezione dei veri annuari-book del nuovo millenio, da allora sempre rilegati tipo libro e con il nuovo formato, più grande ed elegante di 22×29 cm.
– in secondo luogo, la consacrazione del NUMERO UNICO ANNUALE (ANNUARIO), per la prima volta non al Ristorante Lauro, ma con Lauro
Malavolti che continuava ugualmente a collaborare (alle serate dell’inaugurazione) ed ovviamente con un numero di articoli storici ormai davvero corposo, e redatti direttamente (di pugno o tramite intervista) dai vari: Edda Ansaloni (Ferrari Club Maranello), Giotto Bizzarrini (progettista Ferrari 250 GTO), Giorgetto Giugiaro (prototipi Maserati), Gianni Reggiani (tecnico ex ATS), Nicola Materazzi (B-Engineering Edonis), Luigi Marmiroli (prototipi Lamborghini), con il coinvolgimento diretto anche del Circolo della Biella, di Francesco Stanguellini e soprattutto di “Modena Terra di Motori”. Per un numero davvero unico e speciale dove, di fatto, tutte le case automobilistiche erano pienamente rappresentate, oltre ovviamente alle varie realtà locali, di artigiani, restauratori, dealers, consulenti, associazioni e clubs di marca, da sempre il vero “fulcro” di MdM.
L’occasione fu veramente storica: il raduno ebbe luogo dal 5 al 8 settembre 2002, tra Cortina e Forni Avoltri, nella splendida cornice delle Dolomiti.
Vi partecipò un numero non elevato di auto, ma selezionatissime e rappresentative di ogni marchio, ma soprattutto, con un’abbinata che crediamo sia rimasta unica nella storia: con una B-Engineering Edonis, una Bugatti EB 110 ed una Lamborghini Murcièlago (inviata direttamente dalla Casa di Sant’Agata Bolognese). Le altre vetture partecipanti furono, per Maserati: 3500 GT, Mistral, Merak, 224 Spyder, 3200 GT; mentre le Ferrari erano: 328 GTS, 512 BB, 328 GTB e Testarossa; le Lamborghini, oltre alla Murciélago inviata dalla stessa azienda: Miura S, Countach LP 400 S e Diablo; infine, non mancò nemmeno una De Tomaso Pantera GT5 che, con le già citate Bugatti EB 110 ed Edonis, completava una rappresentazione quasi perfetta delle migliori supercar e GT italiane di tutti i tempi!
una vera serata “da lupi” (continuava a nevicare abbondantemente), ma alla quale nessuno volle ugualmente mancare! Persino le auto, in questo caso adeguatamente riparate al coperto (per l’occasione), arrivarono tutte: una Ferrari 550 Maranello, una Maserati Spyder, una Lamborghini Murciélago,
una Pagani Zonda, una De Tomaso Guarà e persino la B-Engineering Edonis!
Un evento ormai divenuto un “must”, specie tra gli “addetti ai lavori”, con la partecipazione di un numero sempre maggiore di “inserzionisti” del “Menu dei Motori”, e soprattutto di grandi personaggi del mondo dell’automobilismo modenese (e non solo); ovviamente gli stessi che già avevano partecipato al convegno-tavola rotonda e che, come l’anno precedente, si era tenuto alcune ore prima della cena, sempre all’interno della stessa Villa Casinò Riva.
A presiedere i discorsi di presentazione delle varie iniziative, oltre allo stesso Prof. Fabrizio Ferrari, anche il Dr. Stefano Bonaccini (poi Presidente della Regione Emilia Romagna), il Dr. Borghi, e Mauro Battaglia per “Modena Terra di Motori”, quell’anno in abbinamento diretto con MdM.
In quella particolare occasione, avendo gli ospiti d’eccezione, già “speso” tutti gli interventi alla tavola rotonda, la cena fu semplicemente un evento conviviale, ma come sempre arricchito da grandi personaggi: tra tutti il Direttore di Quattroruote (all’epoca), il modenese Mauro Tedeschini (accompagnato dalla consorte) ed il capo ufficio staampa di Automobili Lamborghini (sempre all’epoca), Sergio Fontana che, unitamente ad alcuni esponenti di Automobili Lamborghini e del Lamborghini Club Italia, si riunirono in un unico tavolo. Per il resto, non mancarono certo gli ormai abituali: Paolo Stanzani, Horacio Pagani, Nicola Materazzi, Eugenio Alzati, Ermanno Cozza, Walter Ghidoni, Luigi Marmiroli e molti altri ancora.
…
Complessivamente, anche questo fu un evento storico, di grande portata che, ancora una volta di più, ribadì il MdM quale elemento di grande aggregazione, dal quale far nascere le più diverse iniziative!
Ed anche questo non è un caso, se le maggiori case automobilistiche locali, da Ferrari a Maserati ed ora anche Lamborghini, hanno deciso di investire sulla competenza degli artigiani locali, con i loro centri di restauro e certificazione!
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