FABRIZIO FERRARI,
designer, giornalista e docente universitario:
una vita spesa nel nome e per la passione delle supercars italiane della “Terra dei Motori”.
STORIE DI VITA VISSUTA, DI LAVORO E PASSIONE, PER UN TERRITORIO UNICO, CHE GLI HA REGALATO
EMOZIONI ED ESPERIENZE IRRIPETIBILI!
FASE DUE:
IL DESIGNER CEDE IL PASSO AL DOCENTE, TUTOR ED INFINE RICERCATORE UNIVERSITARIO.
CAP.6.2 – IL PROGETTO “AHD” ACTIVE HIDDEN DOOR – SVILUPPO TECNICO MECCANISMO PORTA (2014-15)
Appena dopo il progetto Ferrari 488 “Ascari”, un nuovo stagista, Alessio Bellesia, per un tirocinio sempre in Modelleria Modenese, ma questa volta con lo scopo dichiarato di sviluppare meglio tecnicamente i vari meccanismi dell’”AHD”, l’ormai famosa porta a scomparsa automatizzata.Uno sviluppo chiaramente virtuale, quello dello studente, ma seguito molto da vicino soprattutto dall’Ing. Antonio Cesaretti e che, alla fine, ha portato ad progetto completo di tutto il meccanismo, non solo dal punto di vista delle soluzioni tecniche e funzionali, ma anche dal punto di vista industriale e produttivo, con tanto di distinta base di ogni singola componente, il 90% delle quali da componenti già esistenti in commercio e quindi con la concreta possibilità di organizzare anche un vero business plan per gli eventuali investimenti iniziali per una eventuale produzione.
Un risultato davvero eccezionale, che non solo ha dimostrato la bontà dell’idea, ma che in seguito ha anche permesso di poter inoltrare domanda di brevetto per il meccanismo stesso. Domanda presentata formalmente dal Dipartimento di Ingegneria dell’università di Modena, attraverso la figura del Prof. Francesco Leali, divenuto nel frattempo Direttore del nuovo reparto di “Automotive Academy” e per questo anche fautore delle varie iniziative tenute dal sottoscritto.
In più, la tesi di sviluppo tecnico dell’AHD, nonchè il successivo brevetto, alla fine furono anche insignite del prestigioso PREMIO NOBILE (vedi), assegnato normalmente ai progetti innovtivi brevettati.
Ma lo sviluppo dell’AHD non finiva certo qui, continuando successivamente in un altro ambito e con finalità appena diverse.