Punto di ritrovo ideale per i veri appassionati di Lamborghini, Bugatti e Pagani, ma non solo … soprattutto per chi ama le tradizioni e la vera cultura del “food” all’emiliana …
Nel cuore di Sant’Agata Bolognese, città della Lamborghini, un punto di ritrovo motoristico e gastronomico unico al mondo.
Basta leggere dal sito dedicato (link: clicca qui):
“SPECIALLY DEDICATED TO LAMBORGHINI, BUGATTI AND PAGANI ENTHUSIASTS
A magical and extraordinary not-just culinary experience at Ferruccio’s corner
“Providing you with all the best for your pleasure”
Join Cristina at her newly established “Ferruccio’s Corner” in Sant’Agata Bolognese, city of Lamborghini.
You will enjoy an authentic Bolognese lunch in a special atmosphere that can hardly be described in words, it must be certainly lived in person.
Get ready for a relaxing and unforgettable sensory experience that you will never forget! (food in collaboration with Antica Osteria Degli Angeli: passion translated into english, french, and german by Cristina)”
Direttamente dalle parole di Cristina Guizzardi (leggi), una vita nel mondo dei motori emiliano, prima in Bugatti a Campogalliano e poi per quasi 20 anni alla Lamborghini.
E non è certo un caso che questo punto di ritrovo così particolare, sia dedicato agli appassionati Lamborghini, Bugatti e Pagani. In pochi, infatti, conoscono il filo conduttore che lega queste tre famose aziende di supercar emiliane, sorte all’interno di un fazzoletto di terra che non supera i 50 Km di distanza da un punto all’altro …
IL SOTTILE FILO CONDUTTORE CHE LEGA LAMBORGHINI, BUGATTI E PAGANI
Infatti, occorre ricordare che, la Bugatti di Campogalliano (vedi), non solo nacque, prima di tutto da un’idea dello stesso Ferruccio Lamborghini e dell’Ing. Paolo Stanzani, i quali, nella seconda metà degli anni 80, volevano ricreare una loro supercar, pur non facendo più parte della Lamborghini da anni (Ferruccio aveva venduto la sua azienda nei primi anni 70 e lo stesso Stanzani ne era poi uscito a sua volta). Alla fine la vettura nacque ed era tecnologicamente avanzata ed estrema, nel solco della migliore tradizione di Ferruccio, anche se non si potè chiamare Lamborghini, in quanto quel nome ovviamente non era più disponibile.
La stessa Pagani, è abbastanza noto come nacque anch’essa, più o meno, da una costola Lamborghini, in quanto il fondatore Horacio Pagani (vedi), dopo avere fatto esperienze preziose all’interno della casa del Toro, per tutto il periodo degli anni 80/primi 90, alla fine decise di mettersi in proprio e fondare la sua azienda di supercar estreme (così come sono sempre state le Lambo).
TESTIMONIANZE UNICHE E PREZIOSE DELLA STORIA “VERA”
Due storie non molto conosciute ai più, ma che la stessa Cristina conosce invece molto bene, avendole in parte vissute e soprattutto, avendo dalla sua anche le preziose testimonianze del collaudatore Loris Bicocchi (vedi), il quale ha lavorato allo sviluppo, non solo delle Lambo classiche, ma poi anche della stessa Bugatti EB110 (vedi) e succesivamente anche della primissima Pagani Zonda (vedi)! Tra le altre testimonianze preziose, dedicate esclusivamente ai visitatori di “Ferruccio’s Corner” , anche quella di Ingrid Pussich, tra le primissime segretarie di fiducia di Ferruccio Lamborghini, la quale, avendo passato una vita intera in Lamboghini, resta una delle testimonianze più interessanti e preziose della Casa del Toro, vista dal “di dentro”! Infine anche la testimonianza di Gianbeppe Panicco, ex uomo di fiducia e capo ufficio stampa di una vita per la Bertone e soprattutto per lo stesso Nuccio Bertone, prezioso partner di Ferruccio, per quanto riguarda il design e la carrozzeria delle prime storiche e inimitabili Lambo: dalla Miura alla Countach e poi ancora dall’Espada sino all’Urraco.
LE PRIME TESTIMONIANZE DIRETTE DEI VISITATORI DA TUTTO IL MONDO:
Da appassionato prima di tutto e da addetto ai lavori poi, avendo frequentato, professionalmente, ma soprattutto “emotivamente” la grande famiglia Lamborghini che era l’azienda di Sant’Agata negli anni 90, ho ritrovato in “Ferruccio’s corner” tutto quello spirito emiliano vero, fatto di passione ed entusiasmo, per le auto del Toro e per il “food” tipico della zona, unitamente a quella familiarità ed amicizia uniche al mondo e che credo ancora oggi siano la vera base della passione per le auto del Toro e delle supercar emiliane in generale!
Faccio quindi i complimenti a Cristina ed al suo staff per l’accoglienza davvero calorosa ed invitante, nonché per i fantastici tortelloni di ricotta e zucca fatti in casa, che io da sempre adoro!
Fabrizio Ferrari