More Modena Racing, il team degli studenti di UNIMORE, che da quest’anno partecipa al campionato internazionale di Formula Student, per la prima volta con una monoposto ibrida, interamente progettata ed aucostruita, si è aggiudicato la recente prova in Austria.
E guardare anche il video generale:
“MenuDeiMotori”, coglie questa occasione per pubblicare una recente intervista del Direttore, Prof. Fabrizio Ferrari, ad alcuni esponenti del team More Modena Racing:
1. Come è organizzato il team? Quali sono e come sono distribuiti gli incarichi ed i principali aspetti di varia natura da gestire? (Ingegneristica teorica e pratica, di management, business, marketing, ecc.)
I team sono composti da circa x studenti.
Sono suddivisi nelle divisioni illustrate in figura. Le figure principali che costituiscono il team sono il Team Leader (TL), il CTO ed i Division Leader (DL), uno o più per ogni divisione.
I team possono contare su 6 divisioni, ognuna con compiti ed obiettivi specifici da perseguire: Dinamica, Strutture, Aerodinamica, Gestione Termica, Management e Comunicazione e, secondo il team le divisioni Automazione, Elettronica e Powertrain.
Ciascuna è guidata da un Division Leader, membro con molta esperienza nel team, responsabile dell’organizzazione e del corretto svolgimento del lavoro della divisione.
Un ruolo estremamente importante è quello del chief technical officer (CTO), che invece guarda a tutti gli aspetti di sviluppo tecnico e testing della vettura.
Tutti fanno riferimento al Team Leader, colui che si dedica alla coordinazione del progetto e a controllare il suo stato di avanzamento.
Settimanalmente si tengono riunioni sia delle divisioni, sia tra Division Leaders e Team Leader per aggiornarsi sui compiti svolti e definire i successivi.
Il successo di un buon team non si vede solo dalle sfide affrontate dal punto di vista ingegneristico, ma anche da una corretta gestione dal punto di vista umano. Per questo è importante sviluppare un senso di squadra, collaborando in modo attivo e sinergico con tutti i membri.
2. Su che base avete impostato i vostri progetti e relativi sviluppi? Immagino che ci sia un regolamento cui prestare fede, con caratteristiche tecniche ben precise da rispettare, ma poi molto dipende anche dalla disponibilità e dal tipo di fornitori, dei materiali utilizzati, delle tecniche di lavorazione, della relativa messa in opera, ecc.
I progetti vengono ideati e sviluppati in base a diverse variabili. Per prima cosa è importante studiare il regolamento dedicato a ciascuna competizione, in modo tale da avere bene in mente cosa si possa e cosa non si possa fare.
Solitamente, un altro passo fondamentale è poi guardare l’ingegnerizzazione portata in gara nella stagione precedente dagli altri competitor, al fine di comprendere il proprio livello di partenza e se ci sia qualcosa di nuovo a cui puntare per rimanere in linea con le altre università. Una volta eseguito questo tipo di osservazione si va proprio a cercare di visualizzare quel che ancora non c’è: è infatti una cosa molto apprezzata portare innovazione, qualcosa di mai pensato prima, in questo tipo di competizioni, soprattutto considerando che le menti alla base sono sempre e unicamente ragazzi universitari. Una volta scelta la linea di sviluppo che sarebbe desiderabile seguire per la stagione, è necessario guardare alla lista degli sponsor presenti e comprendere quali possano essere necessari per portare a termine il progetto, occupandosi poi di contattarli e assicurarsi il loro appoggio. Da questo presupposto si rivela fondamentale cercare di coniugare le necessità con le disponibilità di budget fornite dall’università. Per realizzare un progetto ambizioso come questo, la ricerca di aziende sponsor che credono nel nostro progetto è fondamentale. Da sempre il loro contributo è fondamentale per la nostra crescita, sia dal punto di vista formativo sia da quello tecnico e concreto sulla moto. E’ fondamentale capire quali aziende manchino e farebbero invece comodo per lo sviluppo, quindi cercarli e stipulare un accordo di sponsorizzazione. A questo punto si tratta di organizzazione delle tempistiche fra periodo di progettazione e di produzione, creando una collaborazione diretta con le aziende.
3. Per impostare il vostro progetto e la successiva realizzazione/costruzione del prototipo, sicuramente dovrete anche stabilire un business plan, in base a tanti fattori, tra cui soprattutto quelli del punto 2. Come funziona il processo e come vi organizzate per questo?
Quando, sulla base delle linee guida indicate dal regolamento, si è definito un piano di costi, delle ore di lavoro e di tutti i materiali e strumentazioni necessari per la creazione del nuovo prototipo, si redatta il business plan del progetto. Questo spiega le caratteristiche tecniche del prototipo che gareggerà, il processo decisionale che sta dietro la sua progettazione, le relative migliorie ed innovazioni apportate e un dettagliato piano economico.
Il business plan verrà poi sottoposto alla valutazione dei giudici della competizione, i quali proporre ai giudici come potrebbe ipoteticamente essere sfruttato il veicolo in caso di possibile vendita, creando quindi sopra una vera e propria idea di azienda, spiegando tutto i calcoli necessari sul piano economico, investimenti, ricavi etc… I giudici poi assegneranno un determinato punteggio al progetto ingegneristico presentato e scelgono la migliore.
4. Una volta costruito il vostro prototipo, occorre poi successivamente gestirlo sui campi di gara e svilupparlo nel tempo, come vi siete organizzati e come funziona questa fase specifica? Quali sono in genere le tempistiche, tra uno sviluppo e l’altro, oppure per decidere di dare il via ad un nuovo progetto, esiste una prassi consolidata, oppure no? (E quindi procedete in modo più casuale “a vista”)
In queste tipologie di competizioni gli sviluppi si scelgono solitamente ad inizio anno (ovvero settembre-ottobre) e poi si portano avanti fino al periodo delle gare (stagione estiva). È difficile programmare di portare “aggiornamenti” differenti da una gara alla successiva, in quanto sono più lavori grossi e non di fino.
Può capitare però che un team non riesca a portare alla prima competizione lo sviluppo che voleva ad inizio anno ma magari riesca a farlo con le successive, in quanto solitamente ciò deriva da ritardi di produzione (solitamente si scelgono gare a distanza di circa due settimane le une dalle altre, o se possibile di più).
La fase più critica del progetto è quella dei test dove macchine e moto vengono messe per la prima volta alla prova, a questo punto tutte le considerazioni che non sono state fatte durante la fase di progettazione saltano fuori e di solito la notte stessa ci prodighiamo a risolvere i problemi, come già detto dobbiamo riuscire a fare tutto nel minor tempo possibile.
5. Oltre all’ottimizzazione della prestazione del vostro veicolo racing, perseguite anche un obiettivo di ottimizzazione dei costi o altro ancora? Come vi regolate e quali sono gli obiettivi basilari da perseguire e come ottenerli?
La ricerca dell’ottimizzazione della prestazione della nostra moto non può essere fatta senza considerare l’aspetto economico, in quanto il budget per realizzare questo progetto è limitato ed è sempre difficile riuscire a trovare nuovi sponsor.
All’inizio di ogni anno, sulla base del resoconto monetario, si cerca di organizzare come sfruttare al meglio i finanziamenti durante la stagione. Si considerano i costi di produzione, trasferte, aggiornamento, materiali, … mantenendo un margine di sicurezza per fronteggiare eventuali problemi o modifiche che possono sorgere nel corso della produzione.
Durante tutta la stagione si porta avanti la ricerca di sostenitori del progetto, sia dal punto di vista tecnico sia economico, poiché ogni contributo si è sempre rivelato prezioso per apportare migliorie aggiuntive che magari non avevamo messo in conto di poter realizzare nelle previsioni budget di inizio anno.
Presentazione generale e tecnica:
Dopo vent’anni dalla fondazione del team MMR – More Modena Racing nel 2003, in questo ventunesimo anno verrà intrapresa una direzione leggermente differente: per la stagione in corso, infatti, il focus del progetto si sposterà dall’essere un veicolo a combustione interna, passando alla realizzazione di un prototipo ibrido.
La M24-LH, questo il suo nome, sarà concepita integralmente dagli studenti del team e andrà a coniugare le nozioni teoriche fornite dal percorso universitario con il prezioso contributo delle aziende del territorio. Questa sinergia ha permesso al team e alla sua monoposto di registrare un notevole salto di qualità dal punto di vista tecnico, consentendo di competere a livello globale nelle competizioni internazionali “Formula Student”.
Il fulcro del progetto per l’anno accademico 2023/2024 sarà l’introduzione di due motori elettrici sull’assale anteriore, uno per ciascuna ruota, andando ad ottenere una vettura a trazione integrale. Il sistema ibrido a bassa tensione (60 V) fornirà un aumento di potenza di 10 kW, consentendo un miglioramento della guidabilità della vettura anche grazie all’implementazione del sistema di Torque Vectoring. Il pacco batteria e i motori elettrici, entrambi raffreddati a liquido, saranno interamente progettati dagli studenti, supportati da docenti esperti ove necessario, considerata la natura completamente nuova di questa esperienza per i ragazzi del team.
Un altro elemento distintivo del progetto è la scelta del motore a combustione interna montato longitudinalmente; esso è derivato da un propulsore di serie, con una successiva riprogettazione da parte del team di albero motore, scarico, aspirazione e cambio. Il risultato è un propulsore da 708 cc che eroga quasi 100 CV di potenza, con una mappatura dedicata sviluppata presso il banco prova motori del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari. Un particolare da sottolineare è l’alimentazione del motore per mezzo di Etanolo (E85), un combustibile ecologico che ha già fruttato al team il premio “Sustainable fuel award” nella competizione di Silverstone della scorsa estate, riducendo le emissioni di CO2 prodotte da un normale motore a combustione interna. L’obiettivo è stato quello di avviare una ricerca su possibili carburanti alternativi, coinvolgendo con una collaborazione interdipartimentale i laboratori del Dipartimento di Scienze della Vita, che guideranno lo sviluppo di un apposito biocombustibile.
Completamente progettato dal team è anche il sistema di trasmissione, unico nel suo genere, dotato di coppia conica con rapporti regolabili e differenziale di tipo LSD. Come negli anni precedenti, la monoposto presenta un telaio in monoscocca sempre più leggero e facilmente modificabile, grazie alla modularità dello stampo progettato in precedenza, che viene riadattato di anno in anno secondo le necessità. Questa flessibilità è possibile grazie agli anni di ricerca del team nel campo dei materiali compositi e alla stretta collaborazione con le aziende del territorio, che continuano a offrire agli studenti le migliori conoscenze tecnologiche per realizzare componenti ad alte prestazioni.
Un altro elemento distintivo della vettura è il pacchetto aerodinamico, anch’esso interamente sviluppato e laminato dagli studenti in fibra di carbonio. Il design è orientato alla gestione delle scie, con appendici aerodinamiche e vortex generator sull’ala anteriore, necessari per generare vortici deviatori. Il fondo è progettato per aumentare ulteriormente le prestazioni del veicolo; grazie ad esso è stata ottenuta quest’anno la massima downforce mai raggiunta. Un notevole sforzo è stato dedicato alle simulazioni CFD, in particolare per quanto riguarda la gestione termica e lo smaltimento del calore dei radiatori. Infine, sono stati portati a termine altri progetti quali un banco prova per la caratterizzazione delle simulazioni, strumenti di misura come sonde, e numerosi test in pista per validare il lavoro svolto.
I risultati della stagione 2023 hanno rappresentato una sorprendente conferma del duro lavoro svolto dai membri negli anni precedenti. Il team si è trovato a competere testa a testa con le migliori squadre internazionali nel panorama della Formula Student, posizionandosi come una delle principali realtà sul tetto d’Europa. La vettura Combustion, che costituirà la base per lo sviluppo del nuovo prototipo ibrido, ha iniziato la stagione alla gara di casa a Varano de’ Melegari, ottenendo un rispettabile quarto posto. Nonostante una prova non andata come previsto, i ragazzi hanno dimostrato eccezionale resilienza e determinazione, recuperando e conquistando il primo posto nella successiva gara a Silverstone. In questa competizione, hanno ottenuto eccellenti risultati in tutte le discipline, riconfermando la vittoria della stagione 2019. I successi non si sono limitati alla sola competizione inglese: nella trasferta in Croazia, che ha concluso la stagione, il team ha continuato a distinguersi ottenendo un meritato terzo posto. Questo risultato è particolarmente significativo, considerando la competizione agguerrita con squadre di elevata notorietà. In ogni competizione gli studenti hanno dimostrato la loro dedizione, competenza e abilità nel confrontarsi con sfide di alto livello nel campo della Formula Student.
Il team si impegna costantemente a migliorare, sia in termini di prestazioni che di tecnologie applicate. Entrambi questi aspetti rivestono un’importanza vitale per ottenere risultati positivi nelle competizioni e, altrettanto significativamente, per l’apprendimento continuo dei membri del team.
L’obiettivo è individuare soluzioni sempre più innovative e successivamente imparare come implementarle con successo, affrontando nel corso del tempo le sfide che emergono, mettendosi poi alla prova nel periodo delle gare.
Qualche dato più aggiornato:
Il prototipo ibrido , denominato M24 – LH, eredita i punti di forza e l’esperienza che il Team si é costruito con le vetture dei precedenti anni. La vettura si basa su un telaio monoscocca in fibra di carbonio dal peso complessivo di 19 kg ottimizzata per accogliere tutti gli altri sottosistemi, partendo dalle sospensioni, rispettivamente Pull-rod all’anteriore e push-rod al posteriore completamente regolabili. Il powertrain si basa su un motore 4 cilindri in linea di derivazione motociclistica montato longitudinalmente completamente modificato ed ottimizzato per le specifiche competizioni di Formula Student, il tutto alimentato ad Etanolo per minimizzare l’impatto ambientale e massimizzare l’efficienza. A completare il powertrain un sistema Low-Voltage <60V composto da un pacco batteria realizzato su misura che alimenta 2 motori elettrici, uno per ogni ruota anteriore, i quali trasferiscono il moto alle ruote tramite un riduttore epicicloidale a doppio stadio.
La potenza dell’intero sistema ibrido supera i 100 CV per un peso complessivo della vettura di circa 220 kg. Il tutto é contornato da un pacchetto aerodinamico completamente realizzato in carbonio che genera, a 100 km/h, 210 kg di downforce.
Questa nuova sfida é spinta dalla continua ricerca e innovazione di studenti, Professori referenti e aziende del territorio che credono nel progetto, tutti guidati dalla stessa passione verso il motorsport.
More Modena Racing nasce nel 2003, grazie alla passione degli studenti per i veicoli da competizione e alla voglia di partecipare ai campionati di Formula Student. Ogni anno viene progettato un nuovo prototipo, interamente ideato e prodotto dagli studenti andando a coniugare le nozioni teoriche fornite dal percorso universitario con il prezioso contributo delle aziende del territorio.
Dopo i primi vent’anni dedicati all’approfondimento sui motori a combustione, nel 2024 i ragazzi hanno deciso di costruire una vettura ibrida, denominata M24-LH; il fulcro del progetto è infatti l’introduzione di due motori elettrici sull’assale anteriore, uno per ciascuna ruota, andando ad ottenere una vettura a trazione integrale. Il sistema ibrido a bassa tensione (<60 V) fornisce un aumento di potenza di 10 kW, consentendo un miglioramento della guidabilità della vettura; pacco batteria e motori elettrici, entrambi raffreddati a liquido, saranno interamente concepiti dagli studenti. Un altro elemento distintivo del progetto è la scelta del motore a combustione interna montato longitudinalmente; esso è derivato da un propulsore di serie, con una successiva riprogettazione da parte del team di albero motore, scarico, aspirazione e cambio. Il risultato è un propulsore da 708 cc che eroga quasi 100 CV di potenza, con una mappatura dedicata sviluppata presso il banco prova motori del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari. Un ulteriore particolare da sottolineare è l’alimentazione del motore per mezzo di Bioetanolo (E85), un combustibile ecologico che ha già fruttato al team il premio “Sustainable fuel award” nella competizione di Silverstone, riducendo le emissioni di CO2 prodotte da un normale motore a combustione interna. Completamente progettato dal team è anche il sistema di trasmissione, unico nel suo genere, dotato di coppia conica con rapporti regolabili e differenziale di tipo LSD. La monoposto presenta un telaio in monoscocca in fibra di carbonio, ottimizzato negli anni grazie alla stretta collaborazione con le aziende del territorio, che continuano a offrire agli studenti le migliori conoscenze tecnologiche per realizzare componenti ad alte prestazioni. Allo stesso modo il pacchetto aerodinamico, è interamente sviluppato e laminato dagli studenti in fibra di carbonio.
I risultati della stagione 2023 hanno rappresentato una sorprendente conferma del duro lavoro svolto dai membri negli anni precedenti. Il team si è trovato a competere testa a testa con le migliori squadre internazionali nel panorama della Formula Student, posizionandosi come una delle principali realtà sul tetto d’Europa. La vettura Combustion, che costituirà la base per lo sviluppo del nuovo prototipo ibrido, ha iniziato la stagione alla gara di casa a Varano de’ Melegari, ottenendo un rispettabile quarto posto. Nonostante una prova non andata come previsto, i ragazzi hanno dimostrato eccezionale resilienza e determinazione, recuperando e conquistando il primo posto nella successiva gara a Silverstone. In questa competizione, hanno ottenuto eccellenti risultati in tutte le discipline, riconfermando la vittoria della stagione 2019. I successi non si sono limitati alla sola competizione inglese: nella trasferta in Croazia, che ha concluso la stagione, il team ha continuato a distinguersi ottenendo un meritato terzo posto. Questo risultato è particolarmente significativo, considerando la competizione agguerrita con squadre di elevata notorietà. In ogni competizione gli studenti hanno dimostrato la loro dedizione, competenza e abilità nel confrontarsi con sfide di alto livello nel campo della Formula Student.
Il team si impegna costantemente a migliorare, sia in termini di prestazioni che di tecnologie applicate. Entrambi questi aspetti rivestono un’importanza vitale per ottenere risultati positivi nelle competizioni e, altrettanto significativamente, per l’apprendimento continuo dei membri del team.
L’obiettivo è individuare soluzioni sempre più innovative e successivamente imparare come implementarle con successo, affrontando nel corso del tempo le sfide che emergono, mettendosi poi alla prova nel periodo delle gare.