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Maranello, 11 settembre 2024 – La Scuderia Ferrari HP è pronta per l’ultima gara in territorio europeo del Mondiale di Formula 1. Si corre nel lontano Azerbaigian, su una pista unica per tante caratteristiche, il Baku City Circuit. Le vetture passeranno sotto l’iconica rocca nella città vecchia e sfrecceranno sui lunghissimi rettilinei che hanno reso questo tracciato cittadino uno dei più amati dagli appassionati, che si aspettano i consueti esaltanti duelli. 

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La pista. Lungo poco più di sei chilometri, il tracciato è quanto mai completo, con frenate impegnative, curve a 90 gradi e chicane che mettono in particolare luce le capacità dei piloti. Il tratto rettilineo che va dalla curva 16 alla 1 misura oltre due chilometri ed è solitamente teatro delle azioni più importanti di gara, con i piloti in scia l’uno dell’altro a più di 320 km/h. Dalla curva 4 alla 12 occorre invece uno stile di guida che ricorda più un tradizionale circuito cittadino, con barriere da sfiorare e curve ad angolo retto, inclusa quella verso sinistra sotto la celebre torre antica dove passa solo una vettura per volta. 

Meteo, pneumatici e strategia. Il Gran Premio di questo fine settimana dovrebbe svolgersi sotto un sole splendente ma, specie con l’arrivo dell’autunno, c’è sempre la possibilità che arrivino forti venti dal Mar Nero che possono complicare di molto il lavoro dei piloti, specie in frenata. Anche improvvisi acquazzoni non sono categoricamente da escludere, ma al momento le previsioni del tempo non li contemplano. A livello di scelta delle gomme, in passato la migliore strategia per la gara è stata quella di partire con pneumatici Medium prima di fermarsi ai box una sola volta per un set di Hard con cui andare fino in fondo. Le alte probabilità di ingresso della Safety Car consigliano comunque di tenere sempre da parte un set di Soft nel caso in cui, come qualche anno fa, la gara si riducesse a una sprint di una manciata di giri.

Programma. Il Gran Premio dell’Azerbaigian adotta il formato di weekend tradizionale, con tre sessioni di prove libere – FP1 ed FP2 il venerdì alle 13.30 e 17 ora locale (11.30 e 15 CEST); FP3 il sabato alle 12.30 (10.30 CEST) – seguite dalle qualifiche di sabato pomeriggio alle 16 (14 CEST) e la gara da 51 giri domenica alle 15 (13 CEST).

 

Fred VasseurTeam Principal Scuderia Ferrari HP

La pista cittadina di Baku unisce tratti molto veloci a sezioni particolarmente tortuose ed è unica nel suo genere. Storicamente siamo sempre stati piuttosto competitivi su quel tracciato, il morale dopo la vittoria di Monza è alto e siamo determinati a mantenere l’attuale stato di forma anche se, ancora una volta, ci aspettiamo una lotta molto serrata tra le prime quattro squadre. Dico spesso che è importante che ci concentriamo su noi stessi e sono convinto che questo sia l’approccio giusto, perché abbiamo assistito a cambiamenti enormi nelle gerarchie tra le squadre rispetto alla prima parte della stagione. La nostra vittoria in Italia dimostra che il modo in cui si affronta il fine settimana da venerdì a domenica può giocare un ruolo tanto importante quanto il livello di prestazione della vettura, quindi con Charles e Carlos punteremo ancora una volta a eseguire tutto alla perfezione a Baku, per provare e portare a casa un altro risultato importante per la squadra.

 

FERRARI STATS
GP disputati 1090
Stagioni in F1 75
Debutto Monaco1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit)
Vittorie 246 (22.57%)
Pole position 251 (23.03%)
Giri più veloci 262 (24.04%)
Podi totali 820 (25.08%)

FERRARI STATS GRANDX PRIX RUN AT BAKU CITY CIRCUIT
GP disputati 7
Debutto GP d’Europa 2016 (S. Vettel 2°; K. Räikkönen 4°)
Vittorie 0
Pole position 4 (57.14%)
Fastest laps 2 (28.57%)
Podi totali 4 (19.05%)

 

GRAN PREMIO D’AZERBAIGIAN: NUMERI E CURIOSITÀ

4. I principali bazaar della città di Baku. Il più famoso è lo Yashil Bazaar (in azero “mercato verde”), il più grande punto di approvvigionamento alimentare della capitale, ricco di frutta e verdura biologica, erbe e spezie, noci e frutta secca, succhi di frutta, composte e marmellate, nonché prelibatezze locali come caviale e zafferano. Passeggiare di corsia in corsia permette di sperimentare un mondo di sapori e aromi provenienti da diversi angoli del Paese. È uno dei luoghi più popolari tra i locali come tra i turisti. I venditori sono lieti di aiutare negli acquisti e non si tirano indietro quando si tratta di offrire un assaggio. Gli altri sono lo Sharq Bazaar (mercato est), il Teze Bazaar (mercato nuovo) e l’8 Kilometre Bazaar.

15. Le piste differenti sulle quali Charles Leclerc ha conquistato le sue 25 pole position in Formula 1. Tre i circuiti sui quali il monegasco ha centrato tre volte il miglior tempo in qualifica: Monte Carlo, Spa-Francorchamps e Baku. Charles è scattato due volte in pole a Sakhir, Monza, Singapore e Città del Messico e una a Spielberg, Sochi, Melbourne, Miami, Barcellona, Le Castellet, Austin e Las Vegas.

18. I territori che facevano parte dell’unione sovietica e sono diventati indipendenti o semi-indipendenti. Tra questi c’è ovviamente l’Azerbaigian. Gli altri sono Armenia, Bielorussia, Estonia, Georgia Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Lituania, Moldavia, Russia, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina e Uzbekistan. Ci sono inoltre tre stati separatisti, a riconoscimento limitato ma di fatto indipendenti. Si tratta della Transnistria (separatista dalla Moldavia), dell’Abcazia e dell’Ossezia del Sud (entrambi separatisti dalla Georgia). 

1411. L’anno di costruzione del Palazzo degli Shirvanshah, il più importante monumento dell’Azerbaigian, situato nella Città Vecchia di Baku. La struttura comprende gli edifici del Divanhane, una tomba a volta, una moschea con minareto, il mausoleo di Seyid Yahya Bakuvi, la porta di Murad, una cisterna e i resti delle terme. Il palazzo è rappresentato nel recto delle banconote da dieci manat. La dinastia Shirvanshah sotto il regno di Ibrahim I, trasferì la sua capitale da Shemakha a Baku e commissionò la costruzione del palazzo.

1960. L’anno in cui è stata inaugurata la cosiddetta “Little Venice” sul lungomare di Baku. È formata da due isole grandi e da diverse più piccole, collegate da ponti di pietra decorativi, e si possono persino vedere delle gondole che viaggiano lungo i canali. Negli anni furono costruiti il caffè Mirvari, il parco acquatico Piccola Venezia, il cinema Bahar e tanti altri negozi. I ristoranti situati nelle isole offrono cibi di diverse cucine, compresi gustosi piatti azeri.