Maranello, 14 novembre 2023 – La gara più attesa dell’anno è arrivata: la Formula 1 ritorna a Las Vegas a 41 anni di distanza dall’ultima volta, e il Gran Premio promette di essere uno dei più grandi spettacoli della stagione.
Un tracciato del tutto nuovo. Nel 1981 e nel 1982 si corse a Las Vegas il Caesars Palace Grand Prix, disputato su un tortuoso circuito ricavato nel parcheggio del celebre hotel, mentre per il ritorno in Nevada la Formula 1 si è regalata un tracciato tutto nuovo: 6,2 chilometri che includono la Vegas Strip passando in rassegna alcuni dei luoghi più iconici della città. La prima curva arriva poco dopo la linea del traguardo: si tratta di uno stretto tornante a sinistra seguito da una serie di curve tecniche che portano su uno dei due lunghi rettilinei – dove si trova la prima delle due zone DRS – che termina con la brusca frenata di curva 5. Nel secondo settore la parola chiave è “velocità”: i piloti accelereranno dopo curva 9 e affronteranno una secca piega a sinistra imboccando poi il dritto da 1,9 km che percorre la celebre Strip – seconda zona DRS – in fondo al quale c’è la stretta chicane delle curve 14-15-16 che rimanda sul rettilineo principale.
Programma. Si tratta della terza gara stagionale negli Stati Uniti, ma quella di Las Vegas è la prima della storia ad essere disputata in notturna in terra americana. Questo comporta uno stravolgimento degli orari delle sessioni. L’azione in pista inizierà nella sera del giovedì sera per proseguire oltre la mezzanotte. Alle 24 nella notte tra venerdì e sabato ci saranno le qualifiche mentre la corsa prenderà il via 22 ore più tardi, alle dieci di sera locali del sabato. Era dal Gran Premio del Sudafrica 1985 che non si gareggiava di sabato anche se per gli spettatori europei sarà come assistere a una gara in estremo oriente, con il via alle sette del mattino della domenica.
Condizioni ambientali. Paradossalmente, dal momento che si gareggia nel deserto del Nevada, le condizioni ambientali a Las Vegas si attendono insolitamente fredde. Le vetture saranno in pista con una temperatura dell’asfalto che non dovrebbe superare i 15 gradi (come nei test invernali in Europa), mentre quella ambientale potrebbe essere anche più bassa e per questo riuscire a mettere le gomme nella corretta finestra di funzionamento potrà fare una grande differenza. Ci sarà da divertirsi.
Programma
Giovedì 16 novembre
Ore 20.30 (Venerdì 17/11 ore 5.30 CET) Prove libere 1
Venerdì 17 novembre
Ore 0.00 (9 CET) Prove libere 2
Ore 20.30 (Sabato 18/11 ore 5.30 CET) Prove libere 3
Sabato 18 novembre
Ore 0.00 (9 CET) Qualifiche
Ore 22.00 (Domenica 19/11 ore 7 CET) Gara
Frédéric Vasseur – Team Principal
Siamo felici che la Formula 1 torni protagonista a Las Vegas a oltre 40 anni di distanza dall’ultima volta. Il nostro sport nell’ultimo lustro è diventato sempre più popolare in America e il fatto che in questa stagione ci troviamo a correre per la terza volta negli Stati Uniti è una conferma di questa nuova epoca d’oro per la Formula 1 oltreoceano. Gli USA per Ferrari sono una terra speciale, nella quale troviamo sempre tanto affetto, ed è anche per questo che abbiamo dedicato una livrea speciale a questa gara.
Dal punto di vista tecnico troviamo un circuito completamente nuovo e con temperature che si attendono molto basse, diverse da quelle di qualunque altra tappa del calendario. Per questo aver fatto bene i compiti a casa prima del Gran Premio – nei meeting così come al simulatore – sarà fondamentale per massimizzare il potenziale di piloti e vettura. La simulazione aiuta infatti a preparare al meglio la gestione delle tante incognite e quando è efficace permette di acquisire un vantaggio competitivo perché lascia i piloti liberi di prendere confidenza con la pista.
Da sempre Charles è molto competitivo su questo tipo di tracciati, dove è necessario sfiorare i muretti, e Carlos ha dimostrato a Singapore di non essere da meno. Siamo fiduciosi che avremo delle carte da giocarci, lo dobbiamo fare supportando i nostri piloti e mettendoli in condizione di lottare per i risultati che sappiamo essere alla nostra portata.
Ferrari Stats
GP disputati 1072
Stagioni in F1 74
Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
Vittorie 243 (22,67%)
Pole position 248 (23,13%)
Giri più veloci 259 (24,16%)
Podi totali 805 (25,03%)
Ferrari Stats Gran Premi disputati negli Stati Uniti
GP disputati 62
Debutto 500 Miglia di Indianapolis 1952 (A. Ascari rit.)
Vittorie 13 (20,97%)
Pole position 17 (27,42%)
Giri più veloci 16 (25,81%)
Podi totali 42 (22,58%)
Tre domande a…
ERIK VAN DER VEEN, DRIVING SIMULATOR SENIOR ENGINEER
1. Raccontaci le caratteristiche della pista di Las Vegas?
A parte la magia del gareggiare in una città come questa, il tracciato è un misto di piste come Baku, Miami e Gedda. Ci sono tratti molto lunghi da fare in pieno, anche se non sono sempre dei rettilinei perfetti, e non ci sono così tante curve, il che spinge la vettura nella direzione di minimizzare la resistenza all’avanzamento e quindi di avere un carico aerodinamico basso. Per questo, quelle poche curve diventano più difficili ed è ancora più importante riuscire a mettere la vettura nella finestra giusta per avere la miglior trazione in uscita dopo ogni sterzata, perché altrimenti rischi di pagare dazio sia sul giro secco che in gara, nella gestione di gomme e nella difesa dagli avversari. Una grande incognita è l’asfalto, non solo perché si tratta di una pista nuova ma anche perché è un circuito cittadino e dovremo scoprire quanto sia sconnessa o levigata la superficie e come rispondono macchina e le gomme. Infine, nonostante sia una gara notturna, con la quantità di illuminazione di questa città, mi aspetto che non sia facile anche per i piloti non rimanere disorientati. Questo, soprattutto nella prima giornata di prove, costituirà una sfida in più.
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2. Come vi siete preparati per questa gara al simulatore considerando che si tratta di una pista del tutto nuova e che potremmo trovare condizioni di temperatura piuttosto rigide?
Correre di notte in un luogo unico come Las Vegas nei mesi vicini all’inverno creerà condizioni che di solito non incontriamo mai durante la stagione. Le temperature previste sono molto al di sotto della finestra in cui solitamente corriamo, il che significa che è molto difficile sapere cosa aspettarci, soprattutto perché ci troviamo su un circuito nuovo sul quale non abbiamo mai percorso nemmeno un metro. Fortunatamente negli ultimi anni c’è stato un grande sviluppo sia nei modelli della vettura che degli pneumatici – che usiamo anche al simulatore – che ci danno un’idea migliore di cosa aspettarci in queste condizioni. Di sicuro dovremo considerare una gamma di possibilità ben più ampia del solito così da assicurarci di essere il più pronti possibile e, cosa più importante, preparati a reagire a qualsiasi cosa accada.
3. Dicci un po’ di te. Come sei arrivato a lavorare in Ferrari e com’è lavorare pe questa squadra?
La storia di come sono arrivato in Ferrari è probabilmente un po’ diversa da quella della maggior parte die miei colleghi. Sono nato nei Paesi Bassi e mi sono trasferito in Inghilterra dove ho finito la scuola e ho frequentato l’Università di Southampton. Ho poi concluso il mio Master in Astrofisica presso la Smithsonian Institution di Boston, negli Stati Uniti. Dopo la laurea ho fatto domanda per una posizione nel gruppo Ferrari F1 Strategy, da dove ho iniziato il mio viaggio dentro la casa di Maranello. In Ferrari ho avuto la fortuna di lavorare in vari gruppi, potendo contare sempre su un grande supporto da parte del team e dei colleghi. Ho iniziato nel gruppo Strategia inizialmente come sviluppatore, oltre a fornire supporto durante i fine settimana di gara, quindi sono diventato responsabile della strategia di Kimi (Räikkönen). Da lì sono passato al gruppo Dinamica veicolo e alla fine sono finito al simulatore, dove mi trovo adesso. Questo percorso mi ha messo in contatto con una vasta gamma di persone, che non solo sono ai vertici dei rispettivi settori, ma allo stesso tempo sono molto aperte alle interazioni professionali e anche sociali. È un ambiente unico, vivere in Italia è fantastico e ho la fortuna di lavorare qui da oltre dodici anni.
Profilo
Erik van der Veen
Nazionalità: olandese
Nato il: 3/10/87
A: Breda (Paesi Bassi)
Gran Premio di Las Vegas: numeri e curiosità
9. Il miglior piazzamento di una Ferrari nei due Gran Premi validi per il Mondiale di Formula 1 disputati a Las Vegas fino ad oggi. A portare a casa questo non certo sensazionale piazzamento è stato Didier Pironi con la 126 CK nel 1981, in occasione della prima gara che si corse nel circuito ricavato nel parcheggio del Caesars Palace. La Ferrari non ha dunque mai marcato punti nel Nevada dal momento che al tempo venivano assegnati solo ai primi sei classificati.
78. I circuiti che hanno ospitato almeno un Gran Premio di Formula 1 valido per il Mondiale. Quello di quest’anno a Las Vegas – che nulla ha in comune con quello del 1981 e 1982 – sarà il dodicesimo nella storia situato negli Stati Uniti, un record incontrastato se si pensa che la seconda nazione ad aver alternato più piste in calendario è la Francia con sette. Il tracciato statunitense sul quale si è corso di più è Watkins Glen, con 20 Gran Premi, uno in più di Indianapolis e quasi il doppio rispetto al Circuit of the Americas di Austin (11). Tra le piste che hanno fatto solo una fugace apparizione nel mondo della Formula 1 ci sono Sebring (1959), teatro di leggendarie gare endurance, Riverside (1960) e Dallas (1984).
150. I matrimoni celebrati ogni giorno in media a Las Vegas. La città, infatti, è famosa per i suoi casinò, ma è anche la capitale mondiale dei matrimoni. Secondo i dati del municipio ci sono oltre 50 cappelle nuziali sparse in tutto il territorio metropolitano, la più famosa delle quali è la White Wedding Chapel. C’è da dire che molti dei matrimoni celebrati a Las Vegas non hanno vita lunga. Nella più celebre delle cappelle si era sposata nel 2004 anche la principessa del pop Britney Spears, ma l‘unione con Jason Alexander è durata appena 55 ore, ovvero meno di tre giorni.
288. Gli anni che occorrerebbero a una persona per trascorrere una notte in ciascuna delle camere di hotel disponibili a Las Vegas. La città viene visitata ogni anno da circa 40 milioni di turisti. Qui si trovano il secondo e il terzo albergo più grandi del mondo con, rispettivamente, 7.092 e 6.852 camere – l’hotel più grande è invece in Malesia e dispone di 7.351 stanze – e sono disponibili circa 150 casinò, molti dei quali sono dentro gli hotel stessi.
54000. I metri quadrati di display a LED ricurvi che ricoprono The Sphere. Si tratta di un’arena ellissoidale dedicata alla musica e all’intrattenimento che si trova a Paradise, vicino alla Las Vegas Strip. Conta 18.600 posti ed è stata ideata per offrire esperienze audio e video particolarmente coinvolgenti grazie a uno schermo LED interno con una risoluzione elevatissima – 16K – altoparlanti con tecnologie di sintesi del campo sonoro ed effetti fisici 4D. La Sfera misura 112 metri di altezza, ha una larghezza massima di 157 ed è stata inaugurata il 29 settembre scorso con il primo dei 25 concerti che la mitica rock band U2 terrà fino al 16 dicembre 2023.