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Pole position nella categoria LMGT3 per le Iron Dames e primo podio di categoria in campionato per la Huracán GT3 EVO2 numero 60 dell’equipaggio Schiavoni – Cressoni – Perera.

Sant’Agata Bolognese/Spa, 11 maggio 2024 – È un weekend dolceamaro quello vissuto dalla nuova Lamborghini SC63 in Belgio, in occasione del terzo appuntamento della stagione 2024 del FIA World Endurance Championship (WEC).

Lamborghini Squadra Corse ha festeggiato il primo podio nella categoria LMGT3. Partita dal fondo dello schieramento, la Lamborghini Huracán GT3 EVO2 numero 60 di Iron Lynx, con Matteo Cressoni, Franck Perera e Claudio Schiavoni, ha raggiunto il terzo posto finale. Infine, la line-up tutta al femminile di Iron Dames – composto da Sarah Bovy, Michelle Gatting e Rahel Frey – ha centrato la pole position nelle qualifiche, ha dominato la prima parte di gara chiudendo sotto la bandiera a scacchi quinta.

Il prototipo Hypercar di Sant’Agata Bolognese migliora ulteriormente le proprie performance in gara e lotta stabilmente per la top-15, prima di essere costretto al ritiro per un problema tecnico.

Dopo aver concluso senza particolari difficoltà la 1812 km del Qatar, la 6 Ore di Imola (primi due round del Mondiale endurance) e la 12 Ore di Sebring (valida per l’IMSA SportsCar Championship), l’equipaggio del Team Lamborghini Iron Lynx, composto da Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli e Daniil Kvyat, ha raccolto risultati importanti sul circuito di Spa-Francorchamps nelle giornate di giovedì e venerdì, tra cui spicca un terzo posto nelle prime prove libere, e ha dimostrato di poter gareggiare con i rivali più esperti al sabato.

Ora l’attenzione si sposta sull’attesissimo debutto alla 24 Ore di Le Mans, in programma il 15-16 giugno, preceduta dai test ufficiali dell’8-9 giugno. Lamborghini sarà al via della maratona francese con due esemplari della SC63: la numero 63 con Bortolotti, Kvyat ed Edoardo Mortara, mentre la numero 19 – impegnata in Nord America – con Caldarelli, Romain Grosjean e Matteo Cairoli.

Hypercar

Prove libere e qualifiche

L’attività in pista è cominciata venerdì mattina con la prima sessione di prove libere da novanta minuti, nella quale il Team Lamborghini Iron Lynx si è concentrato principalmente sulla simulazione delle qualifiche. Il miglior tempo di 2’06”998 è stato realizzato da Kvyat, capace di piazzare la SC63 al terzo posto nella classifica generale, a +0”167 dalla Ferrari numero 51 in seconda posizione. Nel secondo turno pomeridiano, con le temperature leggermente più alte rispetto a quelle mattutine, Kvyat ha sfruttato un set di pneumatici nuovi e la quantità contenuta di carburante per abbassare il proprio riferimento a 2’06”107, prima di cedere la vettura a Bortolotti e Caldarelli, che hanno invece completato due stint più lunghi e a pieno carico.

Nella giornata di sabato, dopo aver effettuato gli ultimi preparativi nelle FP3, la SC63 è scesa in pista per le qualifiche. Come accaduto a Imola, Kvyat è stato impegnato al volante della numero 63 durante tutti i dodici minuti e ha fatto registrare un giro in 2’04”246, assicurandosi il 16° posto sullo schieramento di partenza.

Gara

A Kvyat è stato assegnato il compito di prendere il via a bordo della SC63, come accaduto nel primo appuntamento in Qatar. Allo spegnimento dei semafori, il Lamborghini Factory Driver non ha commesso errori e ha battagliato per la top-15 nel giro d’apertura. Nel corso dei due turni di guida iniziali, la numero 63 ha tenuto un ritmo simile ai diretti rivali, fino a che un incidente tra la Jota Porsche numero 38 e BMW numero 20 – che ha coinvolto anche un’auto iscritta alla categoria LMGT3 – ha costretto la safety car a scendere in pista.

Il Team Lamborghini Iron Lynx ha sfruttato a proprio vantaggio l’intervento della vettura di sicurezza per effettuare il cambio pilota, con Caldarelli al posto del compagno di squadra Kvyat. Questa strategia, insieme alle penalità accumulate dalle dirette avversarie, ha permesso alla SC63 di salire al 13° posto. Dopo una lunga ora in regime di SC per permettere la riparazione completa delle barriere alla curva Bruxelles, la gara è ripartita e Caldarelli è stato costantemente a contatto con la BMW numero 15 e l’Alpine numero 36, davanti a lui in classifica. Purtroppo, un problema alla sospensione posteriore destra ha obbligato il pilota italiano a rallentare e a rientrare irrimediabilmente nel proprio garage. Ciò nonostante, i dati raccolti e l’esperienza accumulata in Belgio saranno utili in vista della 24 Ore di Le Mans.

LMGT3

Prove libere e qualifiche

L’equipaggio delle Iron Dames si è presentato a Spa-Francorchamps con l’intento di riscattarsi dallo sfortunato epilogo di Imola. La Lamborghini Huracán GT3 EVO2 numero 85 si è dimostrata immediatamente veloce, facendo segnare il secondo miglior tempo sia nelle FP2 sia nelle FP3. Solo un problema di natura elettronica nelle seconde prove libere non ha permesso di eseguire una simulazione di gara, costringendo invece il team a tenere ferma la vettura ai box per quasi mezz’ora prima di poter risolvere completamente l’inconveniente.

Sulla pista di casa, Bovy si è imposta davanti a tutti nei primi dodici minuti della qualifica (2’20”527), dopodiché è stata imprendibile nella Hyperpole con un riferimento di 2’20”755, oltre tre decimi di secondo migliore rispetto alla seconda vettura classificata. In questo modo, la belga ha assicurato a Lamborghini la sua prima pole position nel FIA WEC.

Anche la Lamborghini Huracán GT3 EVO2 numero 60 di Iron Lynx, condivisa da Matteo Cressoni, Franck Perera e Claudio Schiavoni, ha raccolto note positive durante il fine settimana: settima nelle FP1, nona nelle FP2 e sesta nelle FP3, in quest’ultime a soli sette decimi di secondo dalla vettura leader della classifica.

Gara

Grazie a una partenza perfetta dalla prima fila, Bovy ha conservato la leadership al via e, in pochi giri, ha guadagnato un vantaggio di cinque secondi sui diretti inseguitori. Dopo la prima ora e mezza di gara, il distacco tra il secondo e la pilota belga è salito a circa quaranta secondi, prima di essere completamente vanificato dall’ingresso della safety car per un incidente alla curva Bruxelles.

Allo scadere della seconda ora, Bovy ha ceduto il sedile della numero 85 a Frey; in contemporanea, anche la McLaren numero 59, diretta inseguitrice dell’equipaggio di Iron Dames, è rientrata ai box, riuscendo a prendere il comando. Alla ripartenza, Frey ha subito ingaggiato un intenso duello con il leader della gara, riprendendo la prima posizione nelle successive tornate. Dopo un’ulteriore Virtual Safety Car, la svizzera è passata al terzo posto, per poi riprendere il secondo e cedere definitivamente l’auto a Gatting.

Alla quinta ora, un impressionante incidente nel rettifilo del Kemmel ha chiamato in causa l’esposizione la bandiera rossa. Tuttavia, i lavori di riparazione dei guard rail a bordo hanno costretto a sospendere la corsa per ben due ore e, quando mancavano dieci minuti allo scadere del tempo regolamentare, sono stati aggiunti altri 104 minuti al cronometro. Al restart, la numero 85 si è ritrovata di nuovo al comando delle operazioni e ha condotto saldamente l’ultima fase di gara. Fino a quando, in occasione dell’ultima sosta, un guasto alla pistola ha rallentato le operazioni al cambio gomme e il Team Iron Dames è scivolato al quinto posto.

A mezz’ora dalla fine, a prendere in mano il ruolo di protagonista è la numero 60 di Iron Lynx che, con Perera al volante, diventa nuovo leader della categoria, grazie anche ai solidi stint di Schiavoni e Cressoni, quest’ultimo abile a risalire in top-10. Il francese, purtroppo, è richiamato ai box all’ultimo giro e taglia il traguardo finale in terza posizione. Anche Gatting con la numero 85 effettua uno “splash” aggiuntivo, quanto basta per terminare ai margini del podio.

Rouven Mohr, Lamborghini Chief Technical Officer: “Sicuramente non abbiamo ottenuto il risultato sperato con la SC63, ma per noi è stata una sfida importante a causa delle caratteristiche tecniche di Spa-Francorchamps e qui non abbiamo avuto l’opportunità di testare la nostra LMDh. Tuttavia, possiamo dire che è stata sicuramente una bella esperienza, abbiamo imparato molto dalla vettura, specialmente nelle curve veloci, e sulla base di quanto appreso miglioreremo la vettura per le prossime gare. Mi dispiace per tutto il team perché si è impegnato molto, non era questo che volevamo ottenere, ma sarà di lezione per il futuro.”

“Siamo molto contenti per la LMGT3 perché la macchina era molto competitiva, dato che siamo stati in testa sia con le Iron Dames sia con la numero 60, quest’ultima specialmente nell’ultima parte di gara. Siamo rimasti soddisfatti delle prestazioni di entrambi gli equipaggi, per noi è stato un weekend positivo.”

Franck Perera, Lamborghini Factory Driver: “Sono molto felice, non mi aspettavo questo risultato. Ero molto sorpreso quando mi hanno comunicato che mi trovavo in testa, pensavo fosse uno scherzo! Allo stesso tempo, è un peccato aver perso la vittoria all’ultimo giro, ma sono felice per Lamborghini e Iron Lynx perché stiamo facendo un ottimo lavoro e siamo sempre concentrati sull’obiettivo. Il podio è un risultato sicuramente positivo in vista di Le Mans”.