Il Team Lamborghini Iron Lynx porta al termine la seconda gara di campionato, condizionata da meteo variabile.
Sant’Agata Bolognese/Imola, 21 aprile 2024 – Raggiunge di nuovo la bandiera a scacchi, in dodicesima posizione, la Lamborghini SC63 alla 6 Ore di Imola, seconda tappa del FIA World Endurance Championship (WEC) e terzo impegno stagionale includendo la 12 Ore di Sebring. Tra i cordoli “di casa” dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, a pochi chilometri di distanza dalla sede di Automobili Lamborghini a Sant’Agata Bolognese, il prototipo LMDh ha di nuovo impressionato nella categoria Hypercar a livello di affidabilità e di crescita in termini di competitività.
Nel corso dell’intero appuntamento, l’equipaggio della numero 63 del Team Lamborghini Iron Lynx, composto da Mirko Bortolotti, Edoardo Mortara e Daniil Kvyat, ha migliorato costantemente le proprie performance sul giro secco e sul passo gara, facendo tesoro del risultato generale raccolto alla 1812 km del Qatar e alla 12 Ore di Sebring degli scorsi mesi.
La corsa è iniziata con Bortolotti al volante della SC63, succeduto nelle fasi centrali da Mortara e nelle ultime ore da Kvyat. La pioggia e il layout tecnico del circuito di Imola hanno aggiunto un ulteriore grado di sfida, ma i tre Lamborghini Factory Driver hanno saputo destreggiarsi con abilità e senza particolari errori.
La SC63 tornerà di nuovo in azione alla 6 Ore di Spa-Francorchamps (Belgio), terzo round del Mondiale Endurance, in programma sabato 11 maggio.
Prove libere e qualifiche
Il Team Lamborghini Iron Lynx ha sfruttato le tre sessioni di prove libere per affinare ulteriormente l’assetto della SC63, dopo avere già assaggiato in precedenza il tracciato di Imola durante lo sviluppo del nuovo prototipo ibrido. Il venerdì mattina ha offerto delle ottime premesse alla squadra italiana, con Bortolotti capace di far registrare il miglior tempo di 1’32”015 e il quarto posto in classifica generale in occasione del primo turno. Nel pomeriggio, invece, la vettura ha riscontrato qualche inconveniente, tra cui un principio d’incendio per il surriscaldamento dei freni, causato da un sensore danneggiato. In generale, nonostante l’ottimo passo mostrato, i piloti hanno riportato agli ingegneri una manovrabilità differente rispetto al Qatar, dovuta principalmente alle diverse caratteristiche tecniche e ambientali dei due circuiti.
La mattinata di sabato è stata importante al fine di sistemare gli ultimi preparativi sulla SC63, in vista della qualifica del pomeriggio. Il compito di scendere in pista nelle prove cronometrate è andato a Bortolotti, autore di un tempo di 1’31”862 con il quale si è piazzato 16°, davanti alle due Alpine.
Gara
In un tracciato tecnico e ricco di ostacoli, la partenza lanciata è stato uno dei momenti più cruciali della gara. Nei primi metri, Bortolotti è riuscito a guadagnare subito delle posizioni e, allo stesso momento, ha evitato un grosso incidente alle sue spalle, che ha coinvolto quattro auto della categoria Hypercar. Nei suoi due stint di guida, Bortolotti è stato costantemente in lizza per la top-10, dopodiché ha ceduto il volante al compagno di squadra Mortara, capace di sostenere un ritmo costante e in linea con gli avversari davanti a lui.
Alla quarta ora, una leggera pioggia e il calo delle temperature hanno mescolato completamente le carte in tavola, mettendo in difficoltà tutti i partecipanti sulla strategia di pneumatici da montare. Lamborghini Iron Lynx ha deciso di optare per le mescole da bagnato, scelta rivelatasi poi corretta per il proseguo della gara. Al contrario dei diretti rivali, protagonisti di fuoripista e ritiri, Kvyat non ha commesso alcuna sbavatura e ha guadagnato terreno in classifica. A poco più di un’ora dal termine, con l’asfalto in traiettoria ritornato asciutto, Kvyat è passato alle coperture slick e ha condotto la SC63 fino allo scadere del tempo di gara, raccogliendo un positivo 12° posto.
LMGT3
Prove libere e qualifiche
Le temperature più basse rispetto al Qatar e alcune modifiche al Balance of Performance (BoP) hanno permesso all’equipaggio della Lamborghini Huracán GT3 EVO2 numero 85 di Iron Dames – composto da Sarah Bovy, Michelle Gatting e Doriane Pin – di affrontare con grande positività l’appuntamento di Imola. A prova di questo, Bovy ha centrato un tempo di 1’43”743 in qualifica, classificandosi seconda, e nella Hyperpole si è piazzata quinta. Invece, Claudio Schiavoni, Franck Perera e Matteo Cressoni si sono qualificati al 16° posto con la numero 60 di Iron Lynx.
Gara
Ancora prima di passare la linea del traguardo, Bovy è stata tamponata dalla Porsche numero 91: la numero 85 di Iron Dames non ha riportato particolari danni al posteriore, tuttavia ha iniziato a soffrire di alcuni problemi di natura elettronica. Dopo pochi giri, Bovy è rientrata ai box per permettere ai meccanici di mettere mano alla vettura, ma alla seconda ora è stata costretta a ritirarsi definitivamente dalla gara.
Al contrario, la numero 60 ha scelto una strategia più conservativa nelle fasi iniziali con Schiavoni al volante, dopodiché Cressoni e Perera sono risaliti in graduatoria, vicino al ritmo dei più veloci della categoria, e hanno concluso al 13° posto.
Dichiarazioni
Rouven Mohr, Lamborghini Chief Technical Officer: “È stata una corsa molto emozionante, specialmente perché ci sono stati tanti appassionati nella nostra gara di casa. Imola è sempre molto speciale e le prestazioni sono migliorate. Questo significa che stiamo andando nella giusta direzione e, gara dopo gara, stiamo imparando molto”.
Mirko Bortolotti, Lamborghini Factory Driver: “È sempre bello correre a Imola, è la pista di casa per Lamborghini e per me. Prima di tutto, è fantastico tutti questi appassionati e vivere questa atmosfera. Sono molto contento della nostra gara, ho avuto un bello spunto alla partenza e, dal 16° posto, siamo saliti all’11°. Ho avuto un ottimo doppio stint e possiamo essere felici di avere, ancora una volta, portato a casa la vettura, dimostrando una grande affidabilità. Sappiamo che c’è da lavorare, ma abbiamo disputato una corsa solida e tutto il team ha svolto un lavoro fantastico.”
Edoardo Mortara, Lamborghini Factory Driver: “Alla fine è stata una giornata positiva, è la seconda volta che portiamo al termine una gara del WEC senza riscontrare problemi. È un risultato importante, tenendo conto che questa vettura è completamente nuova e che stiamo inoltre migliorando le prestazioni ad ogni weekend. Speriamo che la prossima gara possa andare meglio, anche se questo fine settimana è stato per noi un successo.”
Daniil Kvyat, Lamborghini Factory Driver: “Onestamente la squadra ha fatto un bel lavoro, nonostante le condizioni di meteo variabili vissute in gara. Sappiamo che c’è molto lavoro da fare, ma sicuramente abbiamo preso la strada giusta. Ora dobbiamo scambiarci più informazioni possibili per migliorare la vettura, ma dobbiamo essere contenti del risultati di oggi perché il 12° posto è stato il nostro miglior risultato in campionato. In queste condizioni è stato difficile guidare, ho avuto qualche momento critico in pista, ma mi sono divertito.”