Skip to main content

Il prototipo numero 63, condotto da Matteo Cairoli e da Andrea Caldarelli, si dimostra veloce e competitivo nella classe GTP, in una gara caratterizzata dal meteo variabile.

Sant’Agata Bolognese/Watkins Glen, 23 giugno 2024 – A una sola settimana dallo storico debutto alla 24 Ore di Le Mans, Lamborghini Squadra Corse ha schierato la nuova Lamborghini SC63 alla 6 Ore del Glen, terzo round della Michelin Endurance Cup dell’IMSA SportsCar Championship, ottenendo prestazioni convincenti per il proseguo della stagione.

Dopo aver accumulato un notevole chilometraggio nelle prove libere e aver fatto registrare un risultato positivo in qualifica, con pochi decimi di distacco dalla pole position, Andrea Caldarelli e Matteo Cairoli si sono comportati egregiamente in gara, quest’ultima condizionata dal meteo variabile e nonostante l’assenza di Romain Grosjean per un impegno concomitante.

Caldarelli è stato protagonista in qualifica e nelle prime ore di gara, mentre Cairoli ha guidato nella fase centrale influenzata dalla pioggia, fino a portare la vettura in terza posizione assoluta. Sfortunatamente, un problema tecnico al sistema di raffreddamento del motore termico ha obbligato il Team Lamborghini Iron Lynx al ritiro, ma il weekend ha permesso all’intera di squadra di raccogliere esperienza in pista e dati preziosi.

Tra tre settimane, la SC63 tornerà in pista in Brasile, in occasione della 6 Ore di San Paolo, valida come quinto appuntamento del FIA World Endurance Championship (WEC).

Prove libere e qualifica

Con due soli turni di prove libere da novanta minuti a disposizione, il Team Lamborghini Iron Lynx ha lavorato a pieno ritmo per ottenere quante più informazioni utili possibili sul circuito di Watkins Glen e sulla SC63. Nonostante le quattro bandiere rosse in totale, l’equipaggio della numero 63 ha completato 79 giri e ha chiuso le rispettive sessioni in nona e in settima posizione, quest’ultima con il miglior tempo di 1’34”487, a soli sette decimi dal capoclassifica.

La qualifica di sabato pomeriggio hanno visto scendere in pista Andrea Caldarelli, che può vantare un’esperienza maggiore al “The Glen” rispetto al compagno di squadra Matteo Cairoli. Il Lamborghini Factory Driver ha confermato le prestazioni ottenute nelle libere, classificandosi nono e vicino ai ritmi dei prototipi più veloci della categoria GTP.

Gara

Allo spegnimento dei semafori, Caldarelli ha mantenuto saldamente la propria posizione di partenza, ma immediatamente l’azione in pista è stata interrotta da una bandiera gialla su tutto il tracciato a causa di un incidente nelle retrovie. Nelle successive tre ore e tre ulteriori interventi della safety car, la SC63 non ha accusato particolari difficoltà finché, al termine della prima metà di gara, la pioggia tanto attesa ha iniziato a investire tutto il circuito. Sfruttando le soste, Cairoli è balzato in avanti fino alla momentanea terza posizione.

Dopo una lunga parentesi dietro alla vettura di sicurezza, la corsa ha ripreso durante la quarta ora e la numero 63, con Caldarelli ritornato a bordo dell’abitacolo, è rimasto in scia alle proprie avversarie. Purtroppo, poco dopo aver montato gli pneumatici slick, un problema al sistema di raffreddamento ha costretto il pilota italiano a rientrare in pit-lane e a ritirare il prototipo dalla gara.

GTD Pro e GTD

Prove libere e qualifica

Dopo aver disputato la 24 Ore di Le Mans, le Lamborghini Huracán GT3 EVO2 di Iron Lynx e Iron Dames si sono presentate al via delle rispettive classi GTD Pro e GTD. Le due vetture – con equipaggi formati da Franck Perera-Jordan Pepper sulla numero 19 e da Rahel Frey-Michelle Gatting-Sarah Bovy sulla numero 83 – sono riuscite a percorrere ben 150 giri nel corso delle prove libere, mentre in qualifica sono riuscite a posizionarsi in top-10. Tuttavia, la sostituzione del motore sull’auto di Frey, Gatting e Bovy ha retrocesso le tre ragazze in fondo allo schieramento.

Anche la numero 78 di Forte Racing, guidata da Misha Goikhberg, Loris Spinelli e Devlin DeFrancesco, risulta essere veloce e competitiva, autrice di un settimo posto in GTD nelle FP1 e davanti a diversi iscritti alla GTD Pro. Con Goikhberg al volante, le prove cronometrate terminano proprio con una settima posizione di classe. Al via, infine, anche la numero 45 di Wayne Taylor Racing with Andretti con Kyle Marcelli, Danny Formal e Graham Doyle.

Gara

Come accaduto a Sebring, le quattro Lamborghini Huracán GT3 EVO2 sono state protagoniste di un ottimo avvio. In particolar modo, la Iron Lynx numero 19 ha guadagnato il quinto posto, mentre la Iron Dames numero 83 è risalita di 13 posizioni nelle prime tre ore di gara e si è stabilita in ottava piazza. A causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, Bovy ha perso il controllo della propria auto ed è finita contro il guard-rail. Nessuna conseguenza per la svizzera, ma il ritiro è stato inevitabile. Invece, alla sesta ora, Perera-Pepper hanno dovuto alzare bandiera bianca.

Anche la numero 78, a lungo tra le migliori Huracán GT3 EVO2 in pista e in lizza per il podio, è rimasta coinvolto in un incidente, poco prima della bandiera rossa per le condizioni meteo. Solo la numero 45 di Marcelli-Formal-Doyle ha tagliato senza disguidi il traguardo finale.

Dichiarazioni

Andrea Caldarelli, Lamborghini Factory Driver: “Di sicuro non è l’ideale ritirarsi da una gara, ma penso che abbiamo avuto dei momenti positivi nell’arco dell’intero fine settimana. Nelle qualifiche abbiamo ottenuto il miglior risultato per la SC63 rispetto alla pole position. La vettura è andata molto bene anche in avvio di gara, era davvero piacevole da guidare e abbiamo recuperato qualche posizione. Sfortunatamente siamo stati costretti al ritiro, ma analizzeremo il problema nel dettaglio e vedremo come andrà in pista la prossima volta. Avrò una lunga attesa prima di poter guidare la SC63, ma non vedo l’ora di ritornare dentro all’abitacolo.”

Matteo Cairoli, Lamborghini Factory Driver: “Abbiamo avuto un ottimo ritmo nelle condizioni miste di asfalto, nonostante ci manca ancora qualcosa rispetto ai nostri diretti rivali. Ero abbastanza contento dei miei stint e posso ritenermi soddisfatto di quanto ho fatto, ma questo è l’unico aspetto positivo del fine settimana per quanto riguarda la gara. Ovviamente è un peccato non poter concludere la corsa perché, con questo tipo di condizioni, non sai mai cosa può succedere. Non avevamo alcuna possibilità di continuare, ma voglio ringraziare il team per aver lavorato giorno e notte per darci una vettura competitiva.”