Home » VIDEOS – Oltre 20 anni di Active Hidden Roof (AHR): dal primo studio L140 per Lamborghini, all’ultima evoluzione del progetto di ricerca con L’Università di Modena
Diversi sono stati i Progetti di Ricerca che il Prof. Fabrizio Ferrari, insieme a diversi tirocinanti alla Laurea Specialistica in Ingegneria del Veicolo di UNIMORE, ha condotto a partire dal 2015 e per almeno 4 anni, sino al 2018 compreso, per sviluppare un interessante sistema di apertura e chiusura di un tetto rigido dedicato ad un genere di vetture generalmente non facile sotto questo aspetto, ovvero le sportive “mid-engine”, cioè con motore posteriore centrale.
Chiaramente la difficoltà sta soprattutto nel reperire lo spazio necessario per alloggiare le varie parti del tetto retrattile rigido, una volta aperto, giacchè la zona risulta affollata da un vano motore che generalmente contiene meccaniche piuttosto sofisticate e spesso anche abbastanza ingombranti.
Inoltre, la presenza del tetto, una volta ripiegato per scoprire l’abitacolo, pone anche altri problemi, di ordine pratico ed estetico, tra cui i principali li potremmo riassumere in tre punti fondamentali:
1) L’ACCESSIBILITA’ del vano motore stesso
2) LE ESIGENZE DI SMALTIMENTO DEL CALORE (lavaggio del vano, in termine tecnico)
3) LA VISIBILITA’ del motore stesso, spesso oggetto di design esibito e molto apprezzato dagli stessi clienti
Il Progetto di Ricerca, denominato AHR, che sta per “Active Hidden Roof”, ha una impostazione comune, che si basa soprattutto sull’apertura graduale dell’abitacolo in almeno due fasi distinte, potendo così configurare automaticamente la vettura in tre diversi modi: COUPE’, TARGA E SPIDER.
Nella prima fase si muove solo il tettuccio, variando così la configurazione da coupè a targa, mentre nella seconda fase, si muove anche il roll bar e tutta la parte posteriore, per arrivare così ad una vera configurazione spider, con abitacolo totalmente scoperto.
Ma questi 3 progetti di ricerca, per altrettanti e distinti meccanismi di apertura automatica del padiglione (copertura rigida), non nascono dal nulla, ma bensì hanno un precedente, molti anni prima, sempre dovuto al Prof. Fabrizio Ferrari, all’epoca in cui lavorava come designer indipendente (ed ancora non era Professore ad UNIMORE), nel 1997; ed infatti lo ritroviamo in un progetto studiato per la Lamborghini pre-Audi.
Lo vediamo qui sotto, poi a seguire, in ordine cronologico, anche i tre Progetti di ricerca, del 2015, 2016 e 2018, rispettivamente.
LAMBORGHINI L140 DESIGN (1997) BY DESIGNER FABRIZIO FERRARI
CURIOSITA’ (vedi):