PARMA – L’impianto legislativo italiano sulla tassazione delle imprese è fermo agli anni settanta e ottanta e ha bisogno di un adeguamento che lo metta al passo con il rinnovamento tecnologico e la ricerca di sostenibilità in atto e instauri un rapporto fiduciario con le imprese.
E’ quanto è emerso dal convegno “La riforma della tassazione delle imprese”, organizzato dal Università di Parma, Value Target, AFI Associazione fiscalisti italiani, in collaborazione con gli Ordini dei Commercialisti e Avvocati con la presenza della testata di settore Top Legal.
All’incontro, tenutosi nell’aula magna dell’Università hanno partecipato molti professionisti e imprenditori e diverse imprese e studi professionali in collegamento streaming, con la presenza di stampa e giornalisti.
Sono intervenuti alcune delle voci più autorevoli del settore, coordinate dal prof. Alberto Comelli Ordinario di Diritto Tributario a Parma; Massimo Ferrari, presidente AFI e Group Tax Director di Pirelli che ha moderato la tavola rotonda, Francesco Raimondi, Ceo di Value Target, la società di finance engineering di Reggio Emilia che ha promosso l’evento per il secondo anno, insieme ai partner istituzionali, Diamara Agostinelli, Tax director del Gruppo Renantis, Mauro Merola Group tax manager di Bonatti, Giuseppe Nicosia Tax director di SNAM, Matteo Ceni Head of Group tax di Chiesi, Simone Cinquepalmi Senior Tax Manager di Barilla Group, Laura Greco head of tax Affairs di Vodafone Italia ed Emanuele Marchini, Country lead Tax Italia di Shell.
In nuovo quadro legislativo, disegnato dalla Legge 111 del 2023 è stato giudicato dagli autorevoli relatori complessivamente positivo, così come l’azione del governo, ma servono passi in avanti per realizzare la riforma prevista, in particolare i Decreti attuativi per il piano Industry 5.0 che dovrà sostenere la transizione ecologica e la ripartenza degli investimenti, ora in punto di stallo.
«La riforma degli incentivi alle imprese rappresenta un passo significativo verso un sistema più trasparente, efficiente e aderente alle esigenze delle imprese italiane – ha detto l’Ing. Francesco Raimondi durante il suo intervento– una corretta e rapida politica incentivale sarà un banco di prova cruciale per l’attuale governo. In particolare le imprese che noi come Value Target assistiamo nella loro crescita attraverso la finanza agevolata oggi chiedono: una definizione chiara e veloce degli incentivi e corrette direttive per l’attuazione delle misure agevolative, la la revisione, semplificazione e l’aggiornamento dei procedimenti amministrativi di concessione di concessione dei benefici. Il rafforzamento delle attività di valutazione, e soprattutto, maggior considerazione incentivale diretta alla sostenibilità e alla realizzazione di soluzioni tecnologiche d’avanguardia che accelerino la crescita e la competitività del nostro sistema produttivo con normative più aderenti alle politiche incentivali europee. Con queste premesse ed una accelerazione al piano 5.0, le imprese potranno far ripartire piani di investimento sostenibili e competitivi, addirittura superiori al piano 4.0 che lo ha preceduto».
Molto soddisfatta la platea dei partecipanti, i relatori e gli organizzatori che hanno annunciato un nuovo appuntamento per il 18 ottobre 2024, quando, sempre all’Università di Parma in Aula Magna, si terrà un nuovo convegno dedicato alle Nuove tecnologie collegate alla fiscalità e agli incentivi agevolativi per le imprese.