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Si tratta di una tra le GT italiane più rare della storia, con nobili origini e “padri” di tutto rispetto.

ATS è l’acronimo di Automobili Turismo Sport. Nasce alla fine del 1961 in pratica dalla famosa diaspora di grandi dirigenti attuata da Enzo Ferrari nell’autunno di quello stesso anno.

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Tra i tanti dirigenti usciti improvvisamente dalla Ferrari, il grandissimo Ing. Carlo Chiti, vera anima tecnica e non solo, degli inizi dell’allora nascente nuova casa automobilistica, sita a Pontecchio Marconi, sull’appennino emiliano, vicino a Bologna in direzione Firenze.

Tra i protagonisti della prima ora dell’ATS, anche altri fuoriusciti dalla Ferrari, sempre nel momento di quella ormai storica diaspora, tra cui anche l’Ing. Giotto Bizzarrini, che però poi ben presto si allontanò anche dall’ATS, per avviare una sua attività professionale indipendente, e pure i due ex piloti Ferrari, tra cui l’americano Phil Hill, Campione del Mondo di F1 nel 1961, proprio con la Rossa “Sharknose”, la prima F1 di Maranello a motore posteriore, dovuta proprio al genio di Chiti e pure l’italiano Giancarlo Baghetti, già autore di una vittoria al suo debutto in F1, con la stessa 156 “Sharknose” con cui Hill ha vinto il Mondiale.

La nuova azienda nasceva con il duplice scopo di costruire monoposto da corsa con cui gareggiare in F1, ma anche GT stradali, per fare così concorrenza alla stessa Ferrari in ogni settore.

Ma se la vicenda dei pochi campionati di F1, cui la monoposto concepita da Chiti partecipò nel 1963 ed in parte l’anno successivo, non ebbe affatto un esito positivo, altrettanto accadde per quanto riguarda la prima GT stradale costruita dall’ATS, la 2500 GT e non certo per demeriti tecnici, tutt’altro …

LA PRIMA GT STRADALE A MOTORE CENTRALE DELLA STORIA!

Non a caso, l’ATS 2500 GT nasceva veramente come la prima GT stradale a motore centrale della storia, con un V8 di 2.5 litri, ovviamente concepito da Chiti e derivato dallo stesso 1.5 litri V8 che equipaggiava la F1 ATS.

Quindi, se si escludono auto da competizione, poi riadattate ad un uso stradale in pochissimi esemplari, come ad esempio la Ferrari 250 LM (1963), l’ATS 2500 GT, che nasceva come GT stradale, che poteva poi anche essere utilizzata per le gare GT, arrivava ben prima della ben più conosciuta Lamborghini Miura (1966) che, proprio in virtù della sua maggiore diffusione e soprattutto della sua grande popolarità, venne poi indicata dalla storia come la prima GT stradale a motore centrale.

Purtroppo, pur validissima tecnicamente ed anche apprezzabile dal punto di vista estetico (disegno di Franco Scaglione, il designer ex Bertone autore, tra le altre, della prima Lamborghini 350 GTV e soprattutto dell’immortale Alfa Romeo 33 Stradale del 1967 – in questo caso la costruzione della 2500 GT era della Carrozzeria Allemano), la 2500 GT soffrì inevitabilmente le difficoltà aziendali che portarono ben presto l’ATS alla chiusura delle varie attività automotive, rimanendo così una luminosa meteora, oggi davvero molto apprezzata e ricercata dai collezionisti di tutto il mondo.

PER SAPERNE DI PIU’ (leggi):

ATS 2500 GT

MenuDeiMotori History – Il numero 7 (2002)

VEDI ANCHE:

VIDEO Collection – ATS (Automobili Turismo Sport) dal 1962

VIDEO Collection – La Scuderia Serenissima di Formigine (MO) Italia – 1960-70