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Il Capolavoro dell’Eng. Giotto Bizzarrini

La Bizzarrini 5300 GT Strada nasceva da complesse vicende intrecciate tra loro.

L’Ing. Giotto Bizzarrini è stato uno dei progettisti italiani più dotati e talentuosi del secolo scorso. Per capire di chi stiamo parlando basti ricordare che è stato l’artefice di autententici capolavori come la Ferrari 250 GTO (1962) e del primo motore a 12 cilindri della Lamborghini (1963), oltre ad aver partecipato ad una miriade di altri importanti progetti.

In questo caso, tutta la vicenda nasce da una sua collaborazione con la ISO Rivolta di Bresso (MI), per la quale, tra le altre collaborazioni, progetta il telaio della ISO Grifo (1965), la più famosa GT della casa lombarda.

Ma Giotto Bizzarrini era attratto soprattutto dal mondo delle corse e, dopo aver a lungo insistito con il Comm. Piero Rivolta, titolare della ISO, per convincerlo che la vendita delle GT stradali come la Grifo avrebbe tratto grande beneficio dalla partecipazione alle gare con una versione da pista, riuscì infine a realizzare anche una versione da gara, la ISO A3C, sempre con il motore V8 Chevrolet di 5.3 litri.

Ma quando il Comm. Rivolta, che non aveva mai veramente creduto nell’utilità delle gare, a suo dire inutilmente costose, per lo sviluppo del suo marchio, decise improvvisamente di non continuare a finanziare il programma di sviluppo della ISO A3C, Bizzarrini si trovò in aperto contrasto, decidendo per questo di continuare la sua avventura da solo.

Dall’accordo con il Comm. Rivolta, Bizzarrini riuscì quindi ad ottenere un certo numero di telai e motori, tale per cui, organizzare una sua produzione delle A3C, per questo poi ribattezzate Bizzarrini 5300 GT e prodotte in un nuovo stabilimento, creato ad hoc nella sua Livorno.

Purtroppo, l’avventura di Giotto Bizzarrini non durò a lungo, in quanto i costi e soprattutto le difficoltà di organizzare, non solo la produzione, ma soprattutto la rete di vendita ed assistenza, gli tarparono ben presto le ali e, nel giro di pochi anni, le vicende societarie della sua azienda Bizzarrini di Livorno, con bilanci sempre più negativi, lo portarono già nel 1968 a dover sospendere la produzione e quindi a chiudere la sua azienda.

Peccato davvero, perchè la Bizzarrini 5300 GT Strada era un’auto all’avanguardia, in tutto e per tutto figlia del suo geniale creatore, che avrebbe ben meritato un maggiore successo.

Oggi è un pezzo raro, piuttosto ricercato dai collezionisti di tutto il mondo.

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PER SAPERNE DI PIU’ (leggi):

BIZZARRINI 5300 GT STRADA

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LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO PUBBLICATO SUL NUMERO 26 DELL’ANNUARIO “MENUDEIMOTORI”

GUARDA LA VIDEO GALLERY DELLA SUA CARRIERA (clicca qua)

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