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Verso la metà degli anni 90 a Maranello si trovavano con la necessità di creare un nuovo capitolo nella fortunata stirpe delle loro V8 “mid-engine”.

Dopo la fortunatissima serie delle 308 (1975) e poi 328 (1985), all’inizio degli anni 90 la 348 (1989) realizzata in sinergia con la progettazione FIAT di Torino, non aveva soddisfatto del tutto e quindi era assolutamente necessario correre ai ripari.

Infatti, verso la metà degli anni 90, fu lanciata la F355 (1994) che, pur riprendendone in parte il design estetico, “sotto il vestito” era tutta un’altra auto, con ben diverso comportamento stradale.

Ma a quel punto, era chiaro che occorreva una vera rivoluzione, per il futuro: nuovi materiali e tecnologie e soprattutto un design completamente diverso che rispettasse i nuovi canoni di maggior spazio interno e comfort.

Infatti le auto in generale si stavano “alzando” e, pur senza scadere nella tipologia dei monovolume o dei SUV (la prima già imperante all’epoca e la seconda in fase di avvio deciso, tra le auto di tutti i giorni); in ogni caso, anche le supersportive estreme (a motore posteriore/centrale), avendo maggiori necessità di spazio ed abitabilità, dovevano anch’esse “crescere” un pò in altezza.

Da qui la necessità di creare un design funzionale ma, al tempo stesso che rimanessse dinamico, filante e con una marcata imporonta sportiva.

Per Pininfarina fu una grande sfida e, all’epoca assolutamente in segreto, “ci provarono” anche altri designer non ufficialmente incaricati (vedi), come ad esempio Giorgetto Giugiaro o Enrico Fumia (ex Pininfarina ed autore , tra le altre, dello stile dell’Alfa Romeo 164), più alcuni giovani sconosciuti che operavano nei dintorni di Maranello e Modena (vedi).

Alla fine del decennio, nel 1999 al Salone di Ginevra, fu presentata in grande stile la 360 Modena, la prima con telaio completamente in alluminio ed un design che decisamente delineava un segno di rottura con il passato, inaugurando di fatto una nuova stirpe di berlinette V8 a motore centrale che, passando attraverso le succesive F430 (2004), 458 (2009) e 488 GTB (2015), si protasse sin quasi ai giorni nostri con la F8 Tributo (2019).

PER SAPERNE DI PIU’ (leggi)

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