La 550 Maranello è un altro punto di svolta importante nella storia delle berlinette di Maranello, perchè segna il ritorno della classica coupè 2 posti con il 12 cilindri in posizione anteriore.
Dopo la sequenza delle 365 GT4, 512 BB, Testarossa, 512 TR e F512 M, si pensava che ormai fosse un fatto assodato che le Rosse del Cavallino Rampante, più sportive con il 12 cilindri, dovessero avere l’ormai tradizionale architettura del motore posteriore centrale, dietro ai due soli posti in abitacolo.
Il motore anteriore era ormai rimasto appannaggio delle più classiche 2+2, per esigenze di comfort e spazio, soprattutto con un buon bagagliaio posteriore.
Ma a metà degli anni 90 la tecnologia era omai evoluta al punto, da consentire un ottimo handling e prestazioni superiori, anche al classico layout con motore anteriore (arretrato all’interno dell’asse anteriore) e cambio e trazione posteriori. Merito soprattutto della grande evoluzione dei sistemi di controllo elettronici (prima quasi del tutto inesistenti, per quanto riguarda trazione, frenata, stabilità e tenuta di strada), delle sospensioni e degli pneumatici.
Per questo motivo, l’allora Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, fedele al famoso detto di Enzo Ferrari, che “i buoi trainano il carro e non lo spingono”, decise di fare un clamoroso dietrofront e riproporre questa classica achitettura, per quella che era l’erede designata della serie delle Testarossa, 512 TR e F512 M.
Fu così che nacque la 550 Maranello, con il motore V12 anteriore-centrale e trazione posteriore. Tra le valide motivazioni di questa scelta, per una GT a due posti secchi, c’erano il maggiore comfort e spazio a bordo e soprattutto un comodo bagagliaio posteriore, di fatto impossibile da realizare sulle vetture a motore posteriore-centrale.
Chiaramente, non per questo la Ferrari abbandonava la soluzione del motore posteriore centrale che, da allora, venne riservata alla serie delle berlinette a due posti secchi con il V8 (dalla F355, poi 360 Modena, F430, 458 Italia e 488), oltre che, nel caso dei motori a 12 cilindri, alle serie speciali limitate, come la F50, la Enzo ed infine la LaFerrari.