La “Enzo” è l’erede della F.50 (1995) ed è anche la seconda delle supercars in serie limitata, con il motore v12 aspirato.
La serie delle supercars in serie limitata della Casa del Cavallino Rampante, era iniziata nel 1985 con la 288 GTO, per proseguire nel 1988 con la F.40, entrambe dotate di un V8 turbo montato in posizione posteriore centrale e derivate dalla serie delle 308-328.
Con la F.50 del 1995, la terza della serie, s’inaugurò il filone delle V12 con telaio in carbonio ed una tecnologia in tutto e per tutto derivata da quella delle monoposto di Formula 1.
Ma se la F.50 è estrema sino al punto da adottare, primo caso per una vettura stradale, la tecnica del motore posteriore portante, imbullonato anteriormente alla scocca centrale in carbonio e con le sospensioni posteriori fissate direttamente sul gruppo motore-cambio, come da anni sulle monoposto di F.1 (motore portante), con la Enzo, si compie un leggero passo indietro in questo senso, infulcrando i, gruppo motore-cambio ad una specifica struttura posteriorte della scocca in carbonio, elimanando così la funzione “portante” del gruppo motore-cambio stesso.
Infatti, se nelle F.1 e nelle vetture racing in genere, la tecnica del motore portante è la migliore da decenni, per una vettura stradale, non solo si è visto che limita fortemente il comfort (fattore risaputo sin dall’inizio), rendendo al contempo problematici tutta una serie di parametri, come ad esempio l’usura degli pneumatici, ma con il passare degli anni necessita anche di una costante cura e sostituzione di tutti i supporti di collegamento del gruppo motore-cambio alla scocca in carbonio. Un problema, quest’ultimo, certo di scarsissima o nulla rilevanza su vetture da competizione che, nel giro di pochi mesi concludono il loro ciclo di vita e comunque sono sempre sottoposte a continue revisioni meccaniche periodiche, mentre risulta ben meno accettabile su una vettura stradale, soprattutto se da collezione come la F50 e quindi destinata a durare a lungo nel tempo.
Quindi con la “Enzo”, si mantengono e si migliorano di fatto tutte le qualità stradali della F50, al contempo rendendola una vettura più semplice e duratura nel tempo, proprio per un uso stradale.
Chiaramente dedicata al fondatore Enzo Ferrari, presenta inoltre un design molto particolare, firmato Pininfarina, assolutamente ispirato alle forme aerodinamiche delle stesse Formula 1 e Sport da competizione.
