La Diablo VT è la prima evoluzione della originale Lamborghini Diablo (1990).
Pur prevista e studiata sin dall’inizio, arrivò solo due anni più tardi, per poter così sperimentare più a lungo la grande novità di casa Lamborghini di quel periodo: ovvero la trazione integrale!
Trazione integrale realizzata tramite l’adozoopne di un giunto centrale viscoso (in bagno d’olio) che, in condizioni di scarsa aderenza delle ruote dell’asse posteriore, trasmette la coppia in eccesso all’assale anteriore. Una soluzione geniale e semplice al tempo stesso, quella del giunto viscoso centrale, favorita anche dall’architettura stessa del powertrain Lamborghini, caratterizzato (sin dall’epoca della Countach), dal motore V12 collegato ad un cambio di velocità posizionato davanti al motore posteriore centrale, quasi in zona baricentrica (ai centro). Questa particolare disposizione del cambio, oltre ad equilibrare al massimo la distribuzione dei pesi, consente di avere un comando diretto della stessa leva, con l’unico svantaggio di necessitare di un rinvio al differenziale posteriore (con un albero che passa sotto il motore). Ma nel caso della Diablo VT, questa particolare posizione dell’uscita di forza del cambio quasi al centro, favorisce molto il collegamento all’assale anteriore, con l’intercessione, appunto, del giunto viscoso.
Fu così che la Lamborghini divenne una delle prime supercar a 4 ruote motrici dell’epoca e, si dice, che proprio questa interessante novità tecnica, fu uno dei motivi dell’interessamento di Audi, che pochi anni dopo acquisirà l’intera azienda di Sant’Agata Bolognese (1998).
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