Nata da una delle migliori intuizioni di Ferruccio Lamborghini, la Lamborghini Espada è anche la preferita del suo progettista, l’Ing. Paolo Stanzani.
Nasce dall’idea che è possibile realizzare una sportiva vera, ma con 4 posti comodi e quindi non la classica 2+2, dove i posti sul sedile posteriore sono generalmente poco più che di fortuna.
La prima proposta è il concept “Marzal” di Bertone (1967), con 4 posti ed il motore posteriore trasversale: in pratica il 12 cilindri della Miura con una sola bancata (quindi un 6 cilindri). Il concept “Marzal è spettacolare in tutto, con grandi vetrate e le enormi porte ad ala di gabbiano.
Ma per l’Ing. Stanzani, il motore posteriore, così ridotto, non è accettabile e per questo, nel primo prototipo testato a Sant’Agata, si provano ancora le porte ad ala di gabbiamo, ma il motore torna nel cofano anteriore: il classico 12 cilindri, in posizione longitudinale (come in tutta le serie delle 400 GT).
Alla fine, la vettura definitiva, presentata al Salone di Ginevra del 1968, avrà anche le porte tradizionali, pur conservando l’incredibile ed avveniristico design (per i tempi) della Marzal, non solo mantenendo 4 posti comodi, ma pure un bagagliaio degno di questo nome (grazie al motore anteriore).
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